Roma, 16 aprile 2024 – Studentesse incatenate all’ingresso della Sapienza di Roma. È l’ultima protesta del fronte universitario contro la guerra in Medio Oriente: “Stop agli accordi dell'università con Israele”.
Le due studentesse – che stanno manifestando “contro il genocidio” incatenandosi al totem davanti all'ingresso del Rettorato – chiedono anche le “dimissioni della rettrice Polimeni dalla fondazione Med Or”. Alle 15.30 – ora in cui inizierà la riunione del Senato Accademico – è previsto un presidio sul pratone della Sapienza, all'interno della cittadella universitaria.
Cosa chiedono al Senato Accademico
“Chiediamo che il Senato Accademico di oggi – affermano gli attivisti di Cambiare Rotta – si schieri contro il genocidio in Palestina tramite l'applicazione di sanzioni verso Israele: bloccare ogni collaborazione con il Technion di Haifa, le università israeliane e il bando Maeci. La rottura di ogni accordo di ricerca e didattico con l'industria bellica (Leonardo Spa, Thales Alenia e altri) e le forze armate e con la Nato”.
E ancora: “Dimissioni della Rettrice dal comitato tecnico scientifico della Fondazione MedOr della Leonardo Spa. Se la Rettrice vuole davvero costruire ponti di pace, tagli subito i ponti con la guerra”, sottolineano gli studenti.
"La Rettrice ci ascolti”
“Siamo stanchi di non ricevere risposte e per questo rimarremo qui fino a che non le riceveremo”, dicono gli studenti del movimento Cambiare Rotta. “La Rettrice ascolti le rivendicazioni delle mobilitazioni della componente studentesca e accademica!”, dicono gli studenti che da due giorni sono accampati in tenda davanti all’Università.
La protesta
Ecco le ragioni della protesta in corso alla Sapienza di Roma.
In aggiornamento
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