Roma, 7 agosto 2022 – Stalker rifiuta il braccialetto elettronico urlando ai carabinieri: “Non mi ritengo un cane”. È successo a un 44enne di Cave, piccolo centro in provincia di Roma. Sottoposto al divieto di avvicinamento all'ex moglie per il reato di stalking, l’uomo avrebbe dovuto indossare il braccialetto per tracciare i suoi spostamenti. A deciderlo è stato il giudice per le indagini preliminari di Tivoli.
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Dopo aver rifiutato l'applicazione del braccialetto e sebbene colpito dal divieto di avvicinamento alla donna ed ai luoghi da lei frequentati, l'uomo avrebbe continuato ad importunare la vittima anche sotto l'abitazione e il luogo di lavoro dell’ex moglie, dimostrando una determinata “incapacità di autocontrollarsi”. Ed è per questo che è finito in carcere.
Alla luce della reazione dell'indagato, i militari dell'Arma hanno chiesto ed ottenuto l'aggravamento della misura cautelare e l'uomo è stato condotto in carcere. Nelle motivazioni, il giudice riconosce nei confronti del 44enne “un'incapacità di conformarsi ai precetti dell'autorità” e la presenza di “un indice sintomatico della negativa personalità dell'indagato". Stalker, perseguita ex bruciandole 3 auto in 2 anni: 39enne di Camposano ai domiciliari