Venerdì 15 Novembre 2024

Sfiduciato il sindaco di Pomezia, cade l'ultimo feudo grillino di Roma: perché la crisi?

É solo l'ultimo scossone di un terremoto iniziato nei mesi scorsi, con l'uscita di 4 consiglieri del M5S dalla maggioranza. Oggi le dimissioni a raffica di tutto il consiglio comunale e la caduta definitiva di Adriano Zuccalà

Il municipio di Pomezia. A destra: Adriano Zuccalà

Il municipio di Pomezia. A destra: Adriano Zuccalà

Pomezia (Roma), 31 agosto 2022 – Dimissioni a raffica in consiglio comunale di Pomezia, il sindaco Adriano Zuccalà sfiduciato in casa dalla sua maggioranza. È caduta così l’ultima amministrazione pentastellata della provincia romana, stamattina quattro consiglieri ex M5S hanno protocollato le loro dimissioni, innescando un effetto domino sull’opposizione: FdI, Lega, Pd e Pomezia Attiva hanno lasciato in massa la poltrona.

Sono stati Silvio Piumarta, Marco De Zanni, Iolanda Mercuri e Zaira Conficconi gli ex grillini che a fine luglio erano usciti dalla maggioranza e che oggi, con le dimissioni dal consiglio, hanno fatto un passo indietro definitivo. Ma è solo l’ultimo strappo di una crisi che nei mesi scorsi aveva già portato una prima emorragia in casa 5 Stelle. Una sfiducia che arriva a pochi mesi dal rinnovo dell'amministrazione comunale – il voto è previsto tra maggio e giugno del 2023 – e che ha tutto il sapore di una strategia elettorale studiata a tavolino.

Pomezia chiude l'era grillina, ecco perchè:

La crisi era nell’aria

Una scissione che in molti attendevano da tempo, la crisi è tutta interna allo schieramento dei grillini. Ma, a poche settimane dalle elezioni politiche del 25 settembre, la sfiducia arrivata oggi pesa come un macigno su tutto il M5S romano, non solo a Pomezia. Rischia di mettere in crisi tutto il partito, con una reazione a catena che potrebbe fare perdere ultreriori voti al movimento guidato da Conte. 

I primi scossoni del terremoto erano arrivati già nel mese di luglio, con quattro pentastellati che hanno abbandonato la maggioranza, fondando gruppo autonomo Pomezia Attiva. Il sindaco Zuccalà aveva dato prova di tenuta, almeno fino a questa mattina, con la caduta definitiva del regno. E così, a Pomezia, si conclude ufficialmente l'esperienza di governo dell'M5S.

I motivi delle dimissioni

Per il gruppo di Pomezia Attiva, “se c'è qualcuno attaccato alla poltrona è il sindaco, che ha rifiutato sempre e comunque di ammettere le proprie responsabilità per i gravi errori commessi nella gestione del gruppo politico, che conta 6 consiglieri dimessi e 4 fuoriusciti a fronte dei 15 che furono eletti, più un importante assessore dimissionato. In ultimo, si è addirittura permesso di dichiararci fuori dal M5S: è stata la goccia che ha fatto per noi traboccare il vaso e che ci ha portati ad abbandonare il suo gruppo il 31 luglio scorso”.

Zuccalà: “Strumentalizzati dall’opposizione”

“Chi è che deve chiedere scusa ai cittadini? È bastato un gesto vigliacco, nelle segrete stanze di un notaio, da parte di persone che non sanno nemmeno cosa voglia dire rappresentare una città. Ectoplasmi della politica, hanno professato per settimane la trasparenza e poi evitato l’unico confronto democratico possibile: il consiglio comunale”. Inizia così il duro commento del primo cittadino Adriano Zuccalà che, dopo la sfiducia di oggi, nelle prossime ore dovrà riconsegnare la fascia tricolore.

“I quattro consiglieri eletti con i voti del Movimento 5 Stelle – continua Zuccalà – si lasciano colpevolmente strumentalizzare da un’opposizione che fino a ieri attaccavano a testa bassa e preparano, con loro le liste, per le prossime elezioni.

Come è cambiata la città?

Dopo la sfiducia, il primo cittadino fa un elenco delle attività svolte negli ultimi anni. “Il Movimento 5 Stelle – racconta – ha salvato la città dall’orlo del baratro, scongiurandone il dissesto finanziario e portandola a essere un modello virtuoso. Raccolta differenziata porta a porta e corretta gestione del ciclo dei rifiuti, reperimento di fondi regionali, nazionali ed europei, amministrazione oculata delle risorse e una nuova visione di città sostenibile e a misura di cittadino sono risultati sotto gli occhi di tutti e che tutti riconoscono come pilastri della nostra azione di governo”.

Le reazioni

“Sfiduciata l'ultima amministrazione a guida 5stelle della provincia di Roma. Dopo le sconfitte alle ultime amministrative nelle città di Guidonia e Ardea, era diventata solo una questione di tempo per i grillini al comune di Pomezia: possiamo così finalmente dichiarare conclusa l'era del Movimento 5 Stelle a Roma e nella sua provincia”, commenta Laura Corrotti, consigliera regionale di Fratelli d'Italia.

Per Stefano Mengozzi, capogruppo Pd a Pomezia, e Patrizia Prestipino, deputata Pd e candidata a Roma nel collegio Eur, Ostia e Pomezia, “la colpa è certamente del sindaco, che non è stato capace di tenere la maggioranza compatta”. Due mandati difficili. “Il sindaco ha avuto in questi anni molti consiglieri e assessori dimissionari – continuano i Dem – e oggi quattro ex 5 stelle hanno firmato insieme all'opposizione”.