Manziana (Roma), 12 febbraio 2024 – Omicidio colposo, malgoverno di animali e omessa custodia. Sono le accuse che rischiano i due proprietari dei tre rottweiler che ieri hanno sbranato e ucciso nel Bosco di Manziana Macchia Grande, un parco a nord di Roma, il 39enne Paolo Pasqualini uscito per fare jogging.
Ma, con le accuse legate all’omicidio colposo, si cerca di capire anche come sia stato possibile che tre cani di quel tipo fossero assieme e siano rimasti incustoditi e liberi di scappare. È invece caduta l'ipotesi circolata all’avvio delle indagini che, nel giardino dal quale sono scappati i tre molossi, ci fosse un allevamento abusivo con altri animali. La procura di Civitavecchia, titolare delle indagini, ha ricevuto nel pomeriggio di oggi la prima informativa dai carabinieri. Dopo averla visionata deciderà se iscrivere le due persone, come è molto probabile, sul registro degli indagati. Intanto sul corpo della vittima nelle prossime ore verrà disposta l'autopsia.
I proprietari dei tre rottweiler
I proprietari dei tre molossi sono una coppia, marito e moglie, con un’abitazione non distante dal luogo dell’incidente. Lui ieri non si trovava a Manziana al momento della fuga dei tre cani, mentre la donna è stata identificata ieri mattina dai carabinieri poche ore dopo l’aggressione del 39enne. Secondo alcuni testimoni era sconvolta da quanto accaduto, non si era accorta della fuga dei tre rottweiler e non avrebbe saputo subito spiegare ai carabinieri come siano riusciti ad uscire dall’abitazione. É in corso l’indagine che dovrà chiarire il modo con cui i tre animali sono rimasti liberi e le eventuali responsabilità. Gli investigatori stanno ascoltando in queste ore anche alcuni testimoni che in quegli istanti erano presenti nel parco.
I testimoni
In particolare un allevatore, che era in zona col bestiame, avrebbe sentito gridare aiuto ed è intervenuto. Ha cercato di allontanare dal 39enne aggredito i tre molossi prima urlando e poi con un bastone, rischiando a sua volta di essere attaccato. È riuscito a salvarsi rifugiarsi a bordo di un veicolo da dove ha chiamato i soccorsi. Nel bosco c'era anche una donna che da lontano avrebbe assistito alla scena e un uomo a spasso con il suo cane. “Abbiamo sentito urlare e chiedere aiuto” avrebbero raccontato ai soccorritori. Tra i primi ad arrivare sul luogo dell’omicidio il sindaco di Manziana Alessio Telloni. “Una profonda tragedia colpisce la nostra cittadina - ha scritto il Comune sul suo profilo Facebook - L'Amministrazione si unisce alla costernazione per l'accaduto, insieme alla cittadinanza tutta”.
La vittima
Choc nella cittadina alle porte di Roma dove in tanti conoscevano Paolo Pasqualini, lavorava in un supermercato Esselunga di Roma e, come ha spiegato la sorella minore in alcune interviste, stava studiando scienze motorie per poter cambiare occupazione. Abitualmente andava a fare jogging in quel bosco a poche centinaia di metri da casa anche perché Paolo soffriva di sciatica e quasi ogni giorno faceva passeggiate e attività all’aperto per risolvere il suo fastidio fisico. “Siamo senza parole, è una tragedia enorme” si legge in uno dei tanti post sui social di abitanti di Manziana. E qualcuno sottolinea: “Ci vuole un patentino per i cani”.
Oipa: “Regolamentare la detenzione di certi tipi di cani”
“I tre cani rottweiler sono stati accalappiati e chi li deteneva può essere ritenuto responsabile di omicidio colposo”. Lo sottolinea l'Oipa, l’Organizzazione internazionale per la protezione degli animali, riferendosi a quanto accaduto a Paolo Pasqualini sbranato da tre rottweiler mentre faceva jogging. L'Oipa chiede al legislatore di regolamentare la detenzione di determinati tipi di cani che ''troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente'' e considerato che ''casi di cronaca – si sottolinea in una nota - parlano sempre più spesso di aggressioni da parte di cani definiti molossi o molossoidi che possono anche aggredire e uccidere, come accaduto a un uomo che correva nel bosco di Manziana, in provincia di Roma".
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