Sabato 23 Novembre 2024
PATRIZIA TOSSI
Roma

Sabaudia, 19enne salva la vita a 5 persone. L’impresa da record della bagnina Noemi: “Le ho strappate dalla corrente”

Entrata in servizio solo un mese fa, venerdì Noemi Marangon ha salvato la vita a cinque bagnanti. Era il suo primo giorno di servizio sulla spiaggia pubblica della Bufalara (Latina). L’allarme: “Attenzione, è un tratto pericoloso: le correnti trascinano al largo anche nell’acqua bassa”

Noemi Marangon, la bagnina di Sabaudia che ha salvato la vita a 5 bagnanti

Noemi Marangon, la bagnina di Sabaudia che ha salvato la vita a 5 bagnanti

Sabaudia (Latina), 24 luglio 2023 – Salva la vita a cinque persone in mare durante il primo giorno di lavoro sulla spiaggia libera di Sabaudia. È l’impresa da record della 19enne Noemi Marangon, una bagnina di Pontinia fresca fresca di brevetto. “È stata una giornata molto difficile, quello è un tratto di mare molto pericoloso e spesso i bagnanti si trovano spesso in difficoltà. Si creano delle ‘buche’ sul fondale e la gente non riesce più a tornare a riva, trascinata dalla corrente”, racconta Noemi, entrata nella squadra di bagnini della ‘Blu Servizi’ nel mese di giugno. E, dopo solo un mese di servizio sulle spiagge della zona, il primo banco di prova: cinque salvataggi nel giro di poche ore. È successo venerdì 21 luglio sulla spiaggia pubblica della Bufalara. Ecco il racconto della bagnina coraggiosa

Noemi Marangon, 19 anni
Noemi Marangon, 19 anni

Il racconto: “Ho visto le persone trascinate via dalla corrente”

Una giornata che resterà impressa nella memoria di Noemi. E i cinque bagnanti che le devono la vita non dimenticheranno mai il suo coraggio e la prontezza di riflessi. “Sicuramente è stata una giornata difficile”, racconta Noemi Marangon. Venerdì scorso era il primo giorno di servizio su quel tratto di spiaggia libera: la cooperativa per cui lavora ha vinto il bando del Comune di Sabaudia, assegnato solo il giorno prima. Ma Noemi era in servizio da giugno, quando sul litorale laziale è iniziata la stagione

“Quel giorno c’era Scirocco – ricorda la 19enne – e il vento era molto forte. Vicino agli scogli si era creata una buca (è chiamata così l’area in cui si formano le correnti, ndr) e le persone venivano trascinate via dalla corrente”. Il primo a trovarsi in pericolo è stato un uomo adulto. “Non riusciva più a tornare indietro e non appena l’ho visto mi sono buttata e l’ho raggiunto a nuoto”, continua la coraggiosa bagnina. Ma, subito, la situazione è apparsa più complessa del previsto. Nel frattempo, infatti, la moglie del bagnante in difficoltà e un altro ragazzo si erano lanciati in mare per cercare di aiutarlo. E alla fine Noemi ha dovuto soccorrere anche loro due.

“Dopo i primi tre salvataggi, nella stessa zona ho visto due ragazzi che rischiavano di annegare. Erano due fratelli e stavano facendo il bagno insieme. Sono stati interventi molto impegnativi per la corrente molto forte che trascinava verso il mare aperto e il vento. Poi quando le persone si trovano in una situazione di pericolo, subentra anche il panico e si agitano, così il salvataggio si complica”, sottolinea la ragazza. “Per fortuna tutto si è concluso per il meglio e nessuno è rimasto ferito”.

Una zona ad alto rischio

“Quel tratto di mare è molto pericoloso – spiega Gianluca Di Lorenzo, il responsabile della cooperativa di salvataggio ‘Blu Servizi’ – perché quando c’è il vento molto forte, come in questi giorni, si creano delle correnti di ritorno chiamate ‘rip current’ che dalla spiaggia trascinano verso il largo. E diventa pericoloso fare il bagno anche dove l’acqua è bassa”. Sono flussi molto veloci e i punti in cui si formano si creano quelle che gli esperti chiamo ‘buche’. E nuotare verso riva diventa quasi impossibile. “Chi fa il bagno non si accorge subito della situazione – continua l’amministratore della Blu Servizi – le ‘rip current’ si creano intorno agli scogli, che su quel litorale sono tanti, e all’improvviso si sente trascinare via dalla corrente”.

Sabaudia: 50 bagnini e 12 postazioni di emergenza

“Dalla nostra esperienza, sappiamo che quel tratto di mare è pericoloso – continua – il rischio di correnti di ritorno è sempre in agguato e noi rimaniamo in allerta, pronti a intervenire in caso di bisogno. Sicuramente cinque salvataggi in poche ore è un caso eccezionale, ma purtroppo di situazioni simili ne vediamo tante”. La cooperativa ha schierato per questa estate una poderosa task force di giovani ‘baywatch’. “Abbiamo 12 postazioni attive lungo la spiaggia pubblica di Sabaudia – dice Di Lorenzo – e 50 bagnini formati con i nostri corsi di formazione che si alternano. La sicurezza è una priorità nella zona della Bufalara. Durante l’inverno ci dedichiamo alla formazione e abbiamo tantissime richieste per lavorare sulle spiagge durante la stagione estiva