Roma, 19 agosto 2022 – “Io li ammazzo. Devono venire a chiede scusa per quello che mi hanno chiesto. A me non me dicono 'io me te compro’. Se devono inginocchià davanti”. Sono le frasi choc urlate in un video da Albino Ruberti, capo di gabinetto del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Pochi minuti, immagini forti girate di nascosto con un cellulare due mesi fa e sganciate come una bomba solo ora, in piena campagna elettorale. Minacce urlate a squarciagola che stanno facendo tremare le roccaforti del Pd romano, dal Nazzareno a Campidoglio.
Video sulla lite di Ruberti, Gualtieri: “Frasi gravi, dimissioni accettate”
Il primo a fare un passo indietro è stato Francesco De Angelis, testimone della lite, che oggi ha ritirato la sua candidatura alla Camera per il Pd. E, a ruota, sono seguite le dimissioni di Ruberti da capo di gabinetto del Comune di Roma. Dopo lo scoppio della bagarre all’interno del Pd, il primo a rompere il silenzio è il segretario del partito, Enrico Letta. "Entrambe scelte doverose e giuste" è il commento di Enrico Letta sul ritiro della candidatura di Francesco De Angelis e le dimissioni di Albino Ruberti, capo gabinetto del sindaco Gualtieri, dopo l'uscita di un video che mostra una lite avvenuta a Frosinone.
Caso Ruberti, il video choc verrà acquisito dalla Procura di Frosinone
La lite sarebbe avvenuta al ristornate il “Pepe nero” di Rosinone, in via Brighindi. Nel video, oltre a Ruberti, i protagonisti della lite sarebbero Vladimiro, broker assicurativo, fratello di Francesco De Angelis, anche lui presente con il suo collaboratore Adriano Lampazzi, e la compagna di Lampazzi, la donna di cui si sentono le urla finali nel video.
Video Ruberti, le reazioni della politica: "Le dimissioni non bastano"
Sommarrio:
- Cosa è successo
- “Vi sparo. T'ammazzo!”
- Ruberti si difende: “Lite per motivi calcistici”
- Il capo di gabinetto si dimette
- De Angelis ritira la candidatura
Cosa è successo
Una lite per motivi ancora oscuri che sarebbe avvenuta a Frosinone un paio di mesi fa. Il video, pubblicato integralmente dal Foglio, è ormai diventato virale. Ruberti nel video si starebbe scagliando contro due persone, tali Vladimiro e Adriano. Fra i testimoni, come riporta il quotidiano, ci sarebbe anche Francesco De Angelis, ex assessore regionale e già europarlamentare del Pd che, candidato alle prossime elezioni politiche per i Dem, oggi ha ritirato la sua candidatura. E quel Vladimiro citato da Ruberti nel video sarebbe proprio il fratello dell’europarlamentare che, che dopo la diffusione del video, ha fatto un passo indietro.
Alla lite ha assistito anche Sara Battisti – consigliera regionale del Pd, originaria di Frosinone, nonché compagna del capo di gabinetto del Comune di Roma – che nel video si sente mentre cerca di placarlo e lui risponde: “Se stai con sta gente, non stai con me”. Il video si interrompe con con un urlo di sottofondo “oddio” di una donna. Un urlo impazzito che non lascia immaginare l’epilogo della lite.
“Vi sparo. T'ammazzo!”
Parole violentissime, pesanti come sassi quelle urlate dal braccio destro del sindaco Gualtieri. "Me te compro? A me? Si deve inginocchiare e chiedermi scusa, altrimenti dico a tutti quello che mi ha detto. Li ammazzo! Lo ammazzo! Deve venire qui a chiedere in ginocchio scusa, altrimenti io stasera scrivo quello che mi avete chiesto a tavola. Cinque minuti je do. Cinque! Vi sparo! T'ammazzo. Cinque minuti, qui in ginocchio, tutti e due".
E ancora. "Stanno a chiama i carabinieri, guarda che c... di scena", interviene un uomo. Sembrerebbe essere proprio De Angelis. Ruberti, infatti, replica così: "Dillo a tuo fratello! E Adriano!".
Ruberti si difende: “Lite per motivi calcistici”
Il capo di gabinetto cerca una difesa dietro alla tifoseria calcistica. “Si tratta di una lite per motivi calcistici, accaduta circa due mesi fa a Frosinone con una terza persona, che non voglio citare, al termine di una cena. Alla scena erano presenti anche Vladimiro e Francesco De Angelis con il quale ho ottimi rapporti. Niente di più”, afferma Ruberti contattato da ‘Il Foglio’.
“Era un banale diverbio per motivi di tifoseria tra Albino e altre persone sulla Roma e la Lazio”, racconta sempre al quotidiano Sara Battisti, compagna di Ruberti. “Non c’è stata alcuna lite, non ho mai assistito ad alcuna lite”, è invece la versione di Francesco De Angelis.
Il capo di gabinetto si dimette
All’indomani della pubblicazione del video, Albino Ruberti si è dimesso dal ruolo di capo di gabinetto del Comune di Roma. E lo ha fatto con una lettera indirizzata al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “In merito al video pubblicato nella serata di ieri dal Quotidiano "Il Foglio", confermo che quanto avvenuto trattasi di un litigio verbale durante una cena privata, che nulla ha a che vedere con il mio ruolo istituzionale – scrive Ruberti nella lettera con cui rassegna le dimissioni –. In particolare, ho reagito con durezza alla frase 'mi ti compro', che pur non costituendo in sé una concreta proposta corruttiva, mi ha portato a chiedere, con foga sicuramente eccessiva e termini inappropriati, di ritirarla immediatamente perché l'ho considerata lesiva della mia onorabilità". "Sono a disposizione per ogni chiarimento che riterrai – scrive rivolgendosi al sindaco Gualtieri – necessario e, per evitare strumentalizzazioni che possano ledere il tuo prestigio e quello dell'istituzione che rappresenti, con la presente rimetto il mio mandato da Capo di Gabinetto", conclude Ruberti.
De Angelis ritira la candidatura
“Caso Ruberti svelato dal Foglio? Episodio gravissimo che non può restare senza conseguenze". Secondo fonti del Nazareno, il Pd starebbe pensando a una contromisura per salvare la campagna elettorale romana, che potrebbe virare su verso un campo minato. Il primo a saltare auto censurandosi è stato l'ex assessore regionale del Pd Francesco De Angelis, con una mail inviata al Nazareno, ha ritirato la propria candidatura alla Camera in seguito al video. Il fratello di De Angelis, Vladimiro, sarebbe infatti l'uomo con cui Ruberti discute nel video.
L'ex assessore era infatti alla cena dove si è scatenato il tutto e sarebbe stato anche testimone delle minacce. Da quanto ribadiscono le fonti, il ritiro di De Angelis è avvenuto per evitare strumentalizzazione, sottolineando che quella dell'esponente Dem di Frosinone era una candidatura praticamente “non in posizione eleggibile, ma di servizio”. De Angelis era in lista a Roma, anche se il suo collegio di riferimento è quello ciociaro.
“Pur essendo completamente estraneo al diverbio al quale ho solo in parte assistito, al fine di evitare strumentalizzazioni durante la campagna elettorale ho ritirato la mia candidatura per il Collegio di Roma 1, confermando tutto il mio impegno a supporto della lista del Partito democratico e di tutti i suoi candidati”, spiega Francesco De Angelis. Lungi dal restare locale, come da tradizione ciò che avviene sulle sponde del Tevere diventa subito un caso nazionale, e questa volta in piena campagna elettorale.