Roma, 19 maggio 2021 – Una protesta pacifica che ha rischiato di degenerare, quella che ha visto oggi protagonisti i tassisti di Roma. Durante un sit-in dei sindacati locali di fronte al Campidoglio, alcuni rappresentanti della categoria hanno infatti insultato e spintonato il vicesindaco e assessore alla Città in movimento di Roma Capitale, Pietro Calabrese.
Le ragioni della protesta
Gli autisti di taxi romani contestavano all’amministrazione comunale l'aumento dei turni e il nuovo accordo di bacino comprensoriale. Decisioni che, secondo gli organizzatori della manifestazione, penalizzerebbero la categoria. Alcuni partecipanti, alla vista di Calabrese, si sarebbero così ulteriormente scaldati lasciandosi sfuggire parole grosse. Il tutto è poi rientrato e il vicesindaco e assessore ha anche ricevuto una delegazione di manifestanti.
“Un episodio isolato”
Pronte sono arrivate le scuse delle numerose sigle sindacali presenti in piazza: "Nel corso del sit in, si è purtroppo determinato un deplorevole episodio, di cui si sono resi protagonisti alcuni personaggi che hanno pesantemente contestato l'assessore Calabrese al quale esprimiamo la nostra piena solidarietà – si legge in una nota congiunta -. Ci dissociamo in modo fermo da ogni forma di protesta violenta e ringraziamo le forze dell'ordine per il senso di responsabilità che hanno dimostrato nella gestione della situazione".
Solidarietà del Movimento 5 Stelle
"La protesta è sempre legittima, ma mai quando sfocia nella violenza. A Pietro Calabrese va la nostra massima solidarietà e l'invito ad andare avanti col proprio lavoro andando oltre queste misere intimidazioni", hanno invece dichiarato senatori, deputati ed europarlamentari romani del Movimento 5 Stelle, partito di appartenenza del vicesindaco di Roma Capitale.