Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE ROMA

Rifiuti Roma, interviene il Ministero: "Situazione grave, fate presto"

Nel corso di una riunione per risolvere il problema dei rifiuti nella Capitale, Comune e Regione hanno provato ad individuare nuovi centri di trattamento e smaltimento

Le strade di Roma invase dai rifiuti

Roma, 11 giugno 2021 – Nuovo capitolo della polemica sulla gestione dei rifiuti a Roma, che da mesi ormai vede il Comune e la Regione Lazio accusarsi a vicenda sui problemi che stanno investendo la Capitale nella raccolta e nello smaltimento dei materiali di scarto. Ieri tra le due istituzioni si è inserito anche il Ministero della Transizione ecologica, che ha provato a fare da mediatore tra la sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti

L’appello del Ministero

Durante una riunione che ha coinvolto rappresentanti di tutti gli enti coinvolti, il Ministero ha provato a tracciare la rotta per uscire da una situazione che sta rendendo ingestibile la situazione rifiuti a Roma. “E’ necessario procedere con la massima celerità e con una visione chiara della pianificazione basata su impiantistica che massimizzi trattamento, riciclo e valorizzazione degli scarti", ha sottolineato il capo dipartimento del Mite, Laura D'Aprile.

Passi avanti

Alla luce dell’intervento ministeriale, Regione e Comune hanno provato a loro volta a fare passi avanti per risolvere il problema. La Regione Lazio ha fornito la cartografia necessaria per l'aggiornamento delle aree idonee alle discariche, mentre l’amministrazione comunale si è impegnata a fornire le mappe delle zone idonee entro i propri confini, basate appunto sulla nuova cartografia regionale.

Gli interventi necessari

Al Comune di Roma è stato anche chiesto di diminuire la produzione dei rifiuti indifferenziati e accelerare il processo di raccolta differenziata, oltre che di attuare gli impianti di isole ecologiche e di compostaggio, finanziati dalla Regione Lazio per 5 milioni di euro, che rischiano però di essere persi se non verranno realizzati nei tempi stabiliti.

Impianti al collasso

Grande preoccupazione desta anche lo stato degli impianti dove, al momento, viene confluita la maggior parte dei rifiuti prodotti dai cittadini romani. In particolare, il sito di Sogliano Ambiente (in Emilia-Romagna) è al collasso è dal 15 giugno potrà ricevere il 40% in meno di materiale rispetto a quanto gestisce oggi. In questo senso, sarebbero state proposte soluzioni alternative tra Abruzzo, Taranto, Pordenone, Bergamo e Mantova.

L’attacco di Roma Capitale

L'assessora capitolina ai rifiuti Katia Ziantoni, da parte sua, ha attaccato la Regione Lazio accusandola di tenere in ostaggio i cittadini romani: “Il Campidoglio, tramite Ama, è pronto a portare i rifiuti negli impianti di altre regioni che hanno offerto la loro disponibilità. L'azienda comunale ha assicurato la copertura dei costi ma l'invio deve essere autorizzato dalla Regione Lazio, che al momento non sblocca questa possibilità", ha dichiarato.