Martedì 5 Novembre 2024

Rifiuti, la sindaca Raggi si rivolgerà alla Procura: "L'emergenza va risolta"

“Zingaretti ha chiuso tutte le discariche, il piano rifiuti è da rifare”, dice la sindaca Virginia Raggi. Il governatire Zingaretti intanto ha congelato la nomina del commissario all'emergenza rifiuti

Cumuli di rifiuti nei quartieri Pigneto e Torpignattara

Cumuli di rifiuti nei quartieri Pigneto e Torpignattara

Roma, 29 luglio 2021 - “Zingaretti ha chiuso tutte le discariche, il piano rifiuti è da rifare”. A dirlo è la sindaca Virginia Raggi che, dopo l'ultimo ricorso al Tar, è riuscita a bloccare il commissariamento delle gestione dei rifiuti da parte della Regione. E oggi, a bocce ferme, attacca e minaccia di rivolgersi alla Procura per indagare su "presunti lleciti"nella gestione dell'emergenza da parte della Regione. “Nel Lazio – entra nel dettaglio la prima cittadina di Roma – il presidente Zingaretti ha deciso di fare un piano rifiuti basato sulle discariche, nel frattempo però le discariche le ha chiuse tutte: Colleferro, Albano, Roccasecca. Quindi oggettivamente questo piano rifiuti è tutto da rifare, lo ha detto anche il ministro Cingolani".

La situazione dei rifiuti è gravissima, Roma è presa d'assalto dalle proteste dei roghi in molti quartieri, dove da tempo circolano topi e cinghiali in cerca di cibo. Ma non è l'unica città sotto scacco. "Il comune di Anzio ha tonnellate di rifiuti per strada e non amministro io – sottolinea Virginia Raggi – abbiamo visto anche a Latina e Ponza cosa è successo e neanche lì amministro io. Il tema è che nel Lazio non ci sono discariche e se non ci sono posti dove portare rifiuti si blocca tutto”.

Nei giorni scorsi, l'indagine su presunte irregolarità nei bandi di assegnazione della raccolta differenziata ha alzato nuovamente la bufera. Sono infatti scattate delle misure restrittive per tre dirigenti di Ama e di Roma Multiservizi, azienda capofila della cordata assegnataria dell'appalto.

La sindaca, però, rassicura e va avanti spedita. “Io ho risanato l'azienda dei rifiuti – dice – che aveva un buco di bilancio enorme. Abbiamo nuovi cassonetti, nuovi camion e squaletti, nuove assunzioni per operai e spazzini, nuovi impianti in progettazione. Mi sono sostituita alla Regione con l'ordinanza per Albano, ma non avevo scelta". A netà luglio, infatti, la sindaca ha firmato l'ordinanza che impone la riapertura della discarica di Albano

Scaduto l'ultimatum, Zingaretti frena il commissariamento

Martedì è scaduto l'ultimatum imposto da Zingaretti su Roma, la sindaca aveva 60 giorni di tempo per individuare un'area da destinare a discarica all'interno della città. Ma il ricorso al Tar ha bloccato tutto. La Regione aveva il nome pronto, ma il timore di essere messo in discussione dal tribunale regionale ha congelato la nomina. Anche perché a breve ci saranno le elezioni e nessuno vuole prendersi la patata bollente prima delle urne.

"É dal 97 che si sapeva che la discarica di Malagrotta doveva chiudere, in tutti questi anni di non sono stati in grado di sostituirla. Oggi dicono che una discarica a Roma va riaperta. Io ho presentato una mappa in cui si desume che l'unica area bianca è Magliano Romano, non mi si può dire che serve una discarica a Roma, perché ci sono solo criticità. Nel frattempo, mentre si pianifica, io dico che dobbiamo sistemare questa situazione emergenziale, se la Regione non lo fa, lo faccio io come sindaca dell'area metropolitana''.

Raggi sta per rivolgersi alla Procura

''Sto preparando un atto da portare in procura”, annuncia la prima cittadina. “Il caso dei cinghiali è noto: poche settimane fa c'è stata una protesta degli agricoltori italiani, i cinghiali ci sono in tutta Italia ed è un tema di competenza regionale”. Virginia Raggi intende chiedere alla Procura “se ci sono ragioni di illecito su questa vicenda''. La situazione si fa sempre più spinosa, intanto nel mezzo ci sono i cittadini che continuano a vivere sommersi dai rifiuti.