Roma, 9 novembre 2022- "Ho ascoltato la conferenza stampa di ieri. Io penso che in questo modo Conte rompe l'alleanza di centrosinistra che governa il Lazio, senza motivo, perché la Regione non ha mai autorizzato e mai autorizzerà nessun inceneritore. Lo abbiamo deciso noi da anni e non lo decide certo Giuseppe Conte. Non serve che ce lo ricordi". Lo ha detto il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, questa mattina a margine della conferenza di fine mandato al Tempio di Adriano a Roma. A meno di 24 ore dalla conferenza stampa in cui Giuseppe Conte ha dettato le condizioni ai dem per tenere in piedi l’accordo per le prossime Regionali. E questa mattina non è passata inosservata alla presentazione del rapporto di fine mandato l’assenza delle due assessore regionali M5s Roberta Lombardi e Valentina Corrado. "Il caso non esiste" aveva commentato Zingaretti mentre Corrado arrivava (in ritardo) alla conferenza stampa e l’ex deputata faceva sapere di essere impegnata in un evento di lavoro a Rimini.
"Sull'alleanza in vista delle prossime elezioni regionali del Lazio, ognuno si prenda le proprie responsabilità" ha aggiunto il presidente uscente del Lazio. E ancora: "Queste sono brutte ingerenze di vicende politiche che riguardano il passato del centrosinistra e che per altro hanno già permesso l'elezione di La Russa al Senato, Fontana alla Camera e di Giorgia Meloni alla presidenza del Consiglio. Errare è umano. Perseverare diabolico - ha precisato -. Abbiamo governato insieme da due anni per realizzare un programma con le forze di Azione, di Italia Viva, della sinistra, delle forze civiche, del Pd, del M5s. Quindi, c'e' una grande unita' e solidarieta' che ci ha portato fino a questa notte ad essere utile alla nostra comunità. Quello che sta avvenendo ho l'impressione che non c'entri nulla con i programmi, i contenuti, le scelte. Noi - ha concluso - siamo andati avanti in un grande clima di cooperazione e per questo a me dispiace molto ciò che sta avvenendo ma da domani alle ore 14 io chiudo questa stagione e poi tutti si assumeranno le proprie responsabilita'".
Il nodo dell'inceneritore, il chiarimento su Gualtieri
"La scelta di Gualtieri su Roma riguarda la città. I poteri che il sindaco ha giustamente ricevuto come commissario per il Giubileo e per far fronte ad una situazione che il sindaco ha ereditato in maniera drammatica di 10 anni di niente, che avevano lasciato Roma nelle condizioni che conosciamo. Ma non c'entra la Regione Lazio. Credo che per questo atteggiamento politico di Conte ci siano dei riflessi partitici di livello nazionale, che calano sulle nostre teste e che pagheranno i cittadini", ha detto Zingaretti.
"Questo non è bello - ha aggiunto - perché nel Lazio siamo tutti uniti e saremo pronti a scrivere un nuovo programma. Il prezzo delle divisioni lo pagano i cittadini e i più deboli. Ma il motivo non esiste, è come dire: io non vado Bambi perchè ho paura del Re Leone, ma in Bambi non c'è il Re Leone. Quindi, è una scusa. Io non ho il compito di costruire l'alleanza del futuro, perché domani chiudo un decennio, ma sono un costruttore di unita' e sono contro chi l'unità la distrugge per vicende partitiche".
L'annuncio delle dimissioni
Nel finale Zingaretti l'annuncio: "Domani mattina interverrò alla Corte dei Conti al decimo giudizio di parifica della Regione Lazio. Immediatamente dopo firmerò le mie dimissioni da presidente", Zingaretti - ora eletto con il PD alla Camera -si dimetterà domani 10 novembre 2022 da presidente della regione Lazio, dopo il giudizio di parifica della Corte dei Conti.