Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ROMA

Reddito cittadinanza, dopo Napoli è Roma a perdere più sussidi: oltre 12mila sms di sospensione inviati nella Capitale, a Bolzano solo 29

Ad agosto oltre 169mila nuclei familiari non riceveranno più l’aiuto di Stato contro la povertà: oltre 21mila sono nel territorio napoletano

Reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza

Roma, 29 luglio 2023 – Dopo Napoli è Roma la provincia dove sono state applicate più sospensioni del reddito di cittadinanza. Sul totale di oltre 169mila nuclei familiari italiani a cui è stato spedito il messaggio di sospensione del sussidio di povertà erogato dallo Stato, il capoluogo campano è risultato il territorio dove in questi giorni sono arrivate più comunicazioni, con oltre 21mila sms inviati a percettori napoletani, seguito da Roma con oltre 12mila sospensioni e poi da Palermo con 11.573 casi. La provincia con meno sospensioni del reddito di cittadinanza è Bolzano con appena 29 sms inviati. Lo si legge nelle tabelle dell'Inps, secondo la quale ad Aosta sono 71 e a Lecco appena 99.

Inps: “Nessuno sarà lasciato solo”

"Nessuno sarà lasciato solo”: è l’altro messaggio diffuso dall'Inps che con il Direttore dell'area metropolitana di Napoli, Roberto Bafundi, rassicura i 169mila beneficiari del reddito di cittadinanza che da agosto non riceveranno più il sussidio poiché non hanno nel nucleo minori, disabili o over 65. “Non abbandoniamo nessuno - spiega il direttore - circa la metà di queste persone sono in una situazione di disagio sociale (ad esempio tossicodipendenza o disagio abitativo, ndr) e potranno rivolgersi ai servizi sociali e se inseriti in un progetto multidimensionale di recupero potranno avere ancora il sussidio. Gli altri dovranno andare ai centri per l'impiego e firmare il Patto di servizio personalizzato per essere avviati al lavoro”.

La campagna di comunicazione

Il direttore Bafundi ha spiegato che l'Inps lavora perché ci sia sinergia tra l'Istituto, i centri per l'impiego, i servizi sociali e gli enti di formazione nel gestire le nuove norme sul reddito di cittadinanza che prevedono la sospensione dopo sette mesi di percezione del sussidio se nella famiglia non ci sono minori, disabili o anziani. Inoltre presto partirà “una forte campagna di comunicazione”, ha aggiunto Bafundi, per dare tutte le informazioni in modo che si possa velocemente andare verso un patto di inclusione o di formazione lavoro.