Roma, 10 ottobre 2024 - Rapinano i passeggeri dell’autobus con un coccio di bottiglia in mano, poi colpiscono negli occhi le vittime e le derubano dello smartphone. Sono quattro le rapine messe a segno questa notte nel centro storico di Roma, a bordo di un bus linea Nma 10. Quattro giovani sono stati arrestati, tra cui una ragazzina minorenne.
Il panico a bordo dell’autobus
Era notte fonda quando i quattro giovani rapinatori - due ragazzi di origini egiziane di 20 e 21 anni e due ragazze, una italiana di 23 anni e una 16enne di origini sudamericane - hanno seminato il panico a bordo di un autobus di linea. Sono saliti a una delle fermate del centro capitolino ‘armati’ di coccio di bottiglia.
Due passeggeri hanno denunciato di essere stati prima minacciati con il pezzo di vetro, poi sono stati colpiti negli occhi con le dita e alla fine sono stati derubati del loro cellulare. Una terza vittima ha poi denunciato di essere stata colpita alle braccia con lo stesso con il vetro tagliente mentre era a bordo del mezzo.
L’arrivo dei carabinieri
Allertati dall'autista dell'autobus, che ha subito chiamato il 112, sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia Centro. Il mezzo è stato fermato all'altezza di Largo Santa Susanna e i militari hanno bloccato i quattro ragazzi. Inutile il tentativo dei rapinatori di darsi alla fuga, disfacendosi della refurtiva.
Una volta ascoltati gli altri passeggeri dell'autobus, i militari hanno scoperto una quarta vittima: un uomo di 29 anni, che ha denunciato di essere stato derubato del proprio zaino e per la cui restituzione i quattro avevano tentato di estorcergli una somma di denaro.
Rapina aggravata e tentata estorsione
I quattro ragazzi sono accusati delle quattro rapine aggravate, compiute in rapida successione all'interno di un bus di linea, e anche dei reati di tentata estorsione, violenza e resistenza ad un pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio.
Nel tentativo di sfuggire all’arresto, i quattro hanno inoltre opposto resistenza ai carabinieri. Alla fine sono stati tutti trasferiti in carcere: i due ventenni a Regina Coeli, la ragazza maggiorenne a Rebibbia e la 16enne all’istituto minorile di Nisida, a Napoli. Il Tribunale di Roma ha convalidato gli arresti dei maggiorenni e disposto per loro la misura cautelare in carcere. Il tribunale per i minorenni ha convalidato l'arresto e disposto il collocamento in comunità protetta per la 16enne.