Giovedì 27 Giugno 2024

Chi è Ranieri Adami Piccolomini, il ‘conte nero’ arrestato a Roma

Discendente diretto di Papa Pio II, il 48enne terrorizza da anni il quartiere di Trastevere. Droga, aggressioni e armi nella vita del rampollo di una delel famiglie più blasonate della Capitale

Ranieri Adami Piccolomini, discendente diretto di Papa Pio II

Ranieri Adami Piccolomini, discendente diretto di Papa Pio II

Roma, 10 agosto 2023 – Non è la prima volta che il Conte Nero finisce in carcere. E non è nuovo nemmeno all’accusa di tentato omicidio. È una storia difficile, costellata di violenze e vicende poco chiare, quella del 48enne Ranieri Adami Piccolomini, il discendente diretto di Papa Pio II arrestato stanotte a Roma per il tentato omicidio di un artista di strada a Trastevere.

Droga, armi e aggressioni nel passato nel rampollo della famiglia Piccolomini, che sul finire degli anni Sessanta fu incarcerato e poi scagionato per l'omicidio di un giovane viterbese assassinato con 20 coltellate. Ma chi è il Conte Nero che spadroneggia da anni nel sottobosco di Roma? Ecco i precedenti di Ranieri, il nipote ‘nero’ della bianca dinastia papale che terrorizza da anni Trastevere

Piccolomini, una famiglia blasonata

Il ‘Conte Nero’ ha una famiglia blasonata alle spalle. Nell’albero genealogico dei Piccolomini – una famiglia di origine toscana, influente a Siena a partire dall'XI secolo – figurano grandi nobili di Spagna, principi del Sacro Romano Impero, numerosi alti prelati e due pontefici della Chiesa di Roma. Con la salita nel 1458 al soglio pontificio di Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, la famiglia riconquistò il prestigio e diede nuovo slancio al ramo papale della dinastia, il più ricco e potente della stirpe. Con Pio II, fu istituita al consorteria Piccolomini.

Chi è il pronipote di Papa Pio II

Testa calda, Ranieri Adami Piccolomini è finito più volte nelle pagine di cronaca della città. Giacca militare indosso, sui social è tutto una carrellata di musica rap e incontri di box. E c’è anche la foto della sua carta di identità ‘non valida per l’espatrio’, visti i precedenti.

La settimana scorsa, aveva minacciato di morte dei carabinieri agganciati per strada nel tentativo di farsi consegnare le armi d’ordinanza. Un paio di anni fa, la sorella aveva chiesto aiuto alle forze dell’ordine dicendo che Ranieri girava armato con la pistola del padre. Ma i primi fatti di cronaca che lo hanno visto coinvolto risalgono addirittura agli anni Sessanta, quando il Conte Nero era solo un ragazzo.

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Perché lo chiamano Conte Nero

Ranieri si era guadagnato il soprannome di Conte Nero nel 1966, quando fu arrestato per l'omicidio di Paolo Segatori, un 22enne di Viterbo massacrato con 20 coltellate. Dopo 23 giorni di carcere fu scagionato dalla confessione del vero colpevole, che lo aveva torturato e ucciso per punirlo di una spiata nell’ambiente della droga. Fu solo l'inizio di una vita difficile per il pronipote del Papa, che negli anni è stato più volte protagonista di aggressioni e violente liti.

“Datemi le pistole o vi ammazzo”

Il 5 agosto 2023, la violenta aggressione due carabinieri nel tentativo di disarmarli. È successo sempre in Trastevere, lo stesso quartiere dove stanotte Ranieri ha ferito un artista di strada di origini keniote con un collo di bottiglia spezzato. Solo un miracolo ha evitato la morte della sua vittima. Sabato scorso, altro raptus di violenza: il Conte Nero si è scagliato contro i militari con l’obiettivo di rubare le loro armi: “Datemi le pistole o vi ammazzo”, ha gridato prima di darsi alla fuga.

Armi e maltrattamenti

Nel giugno del 2021, il 50enne era stato fermato a Ponte Sisto armato armato di una pistola Beretta modello 950B, con tre caricatori contenenti sette proiettili calibro 6.35, infilata nella cinta dei pantaloni. Le indagini avevano poi accertato che l'arma e le munizioni erano state rubate dalla collezione di pistole dell'anziano padre. A denunciare il furto era stata la sorella del Conte Nero, allarmata della sparizione dell'arma.

Quando i militari lo intercettarono, il rampollo del Papa aveva risposto: “Sono della Navy Seals”. Il 27 novembre dello stesso anno, era finito agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia per poi evadere.

Stelle ninja scagliate su un anziano

Nella notte dell’Immacolata del 2013, Ranieri aveva ferito con alcune stelle ninja un pensionato di 75 anni che stava camminando per le strade di Trastevere. Anche in quel caso era stato accusato di tentato omicidio, per poi essere condannato a tre anni e due mesi. Sempre nel 2021, era rimasto coinvolto in una maxi rissa: aveva picchiato a sangue un bengalese in piazza dei Crociferi, pochi giorni dopo essere stato denunciato per aver aggredito in Vicolo del Cinque altri tre uomini del Bangladesh tra i 16 e i 41 anni.