Giovedì 2 Gennaio 2025
REDAZIONE ROMA

Il caso dei 36 quadri di Picasso del collezionista di Salerno: a Roma il processo sulla loro autenticità

Questione aperta dal 2018 con il tentativo di vendita di un quadro a Dubai ritenuto un falso dalla Fondazione Picasso. Poi i carabinieri hanno sequestrato l’intera collezione

Udienza preliminare al tribunale di Roma sul caso di 36 quadri di Picasso di un collezionista di Salerno

Roma, 20 aprile 2024 – Arriva in aula il caso aperto sull’autenticità di 36 quadri di Picasso, opere sequestrate nel gennaio 2018 a Salerno dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale e ritenute dalla Procura di Roma contraffatte, tutte di proprietà del collezionista di Nocera Inferiore (Salerno) Marcello Santelia, 77 anni. E Santelia è l’unico imputato del processo che si apre lunedì 22 aprile, nel tribunale di Roma, dove ci sarà l'udienza preliminare e il pubblico ministero Santina Lionetti ha chiesto il rinvio a giudizio contestando i reati di detenzione di opere contraffatte e ricettazione.

Il caso dei 36 quadri di Picasso

Trentasei quadri, un numero sufficiente per allestire una piccola galleria d'arte, che Santelia (difeso dagli avvocati Salvatore Nocera e Giuseppe Spagnuolo) possiede da sempre, ereditati dal padre. I fatti sono venuti alla luce alla fine del 2017, perché il collezionista salernitano voleva vendere un quadro a Dubai, e per esportarlo ha chiesto l'autorizzazione al Ministero della Cultura, che a sua volta ha richiesto un parere circa la genuinità dell'opera alla Fondazione Picasso, secondo cui però il quadro era una falso, con firma aprocrifa del grande pittore. Sono così arrivati i carabinieri, che hanno trovato una vera e propria collezione a casa di Santelia, e l'hanno sequestrata.

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