Lunedì 28 Ottobre 2024

Roma, la protesta degli studenti del Croce-Aleramo: “Scuola allagata e classi senza corrente”

I problemi nell’istituto sono stati causati dalle incessanti piogge degli ultimi giorni, nonostante mesi di lavori per impermeabilizzare il tetto. Il rappresentante d’istituto Migliaccio: “Inaccettabile che il governo tagli i fondi all’istruzione”

Liceo Croce allagato, studenti 'vogliamo scuole sicure'

Una foto dall’istituto Croce-Aleramo (foto Rete degli studenti medi)

Roma, 25 ottobre 2024 – Questa mattina gli studenti dell’Istituto d’istruzione superiore Croce-Aleramo di Roma hanno manifestato di fronte alla scuola per le continue “infiltrazioni d’acqua”, le “classi senza corrente” e “l’aula magna inagibile”. Una situazione causata dagli allagamenti della pioggia degli scorsi giorni e che sta creando enorme disagio agli iscritti. Ben “quattrocento” i ragazzi che oggi non hanno seguito le lezioni in protesta, secondo quanto riferito dagli organizzatori.

"Ci siamo ritrovati senza corrente in alcune classi e corridoi allagati e il governo Meloni decide di tagliare 41 milioni di fondi destinati alla scuola dalla legge di bilancio. Questo non è accettabile – le parole del rappresentante d'istituto Alessandro Migliaccio – non è accettabile che il governo decida di investire sempre meno sulla scuola, preferendo invece dare fondi ad altri settori, come quello delle armi e della guerra”.

“Dopo più di 6 mesi di lavori da parte di una ditta di Città metropolitana, che avevano l'obiettivo di impermeabilizzare il tetto, la situazione è quella di perdite e pioggia all'interno dell'istituto – si legge in un comunicato degli studenti – In queste condizioni gli studenti non possono svolgere regolarmente e in sicurezza le lezioni, venendogli di fatto negato il diritto allo studio”.

Le richieste dei manifestanti – che con la protesta di oggi hanno voluto “mandare un messaggio alla Provincia” – sono “investimenti seri e lavori svolti nella maniera corretta”. E in attesa di riscontri, hanno annunciato che sono pronti a scendere in piazza il 15 novembre.