Roma, 1 giugno 2023 - Era una agente di polizia Pierpaola Romano, 58 anni,la donna trovata morta oggi in un androne di un palazzo a Roma, in via Rosario Nicolò, nella zona di San Basilio, dove viveva. Secondo quanto si apprende la donna è stata raggiunta da colpi di arma da fuoco.
Il presunto aggressore Massimiliano Carpineti si sarebbe tolto la vita: l'uomo è stato trovato in una auto in via Nino Tamassia, nel quartiere di Torraccia, a Roma.
La segnalazione alle forze dell'ordine è arrivata intorno alle 11.25: la polizia è giunta sul posto dopo la segnalazione di spari in strada.
Secondo una primissima ricostruzione la vittima, che prestava servizio alla Camera dei deputati, sarebbe stata raggiunta da almeno due colpi di pistola alla testa.
Anche l'aggressore era un agente di polizia e lavorava nello stesso ufficio della vittima. L'uomo si sarebbe allontanato in auto dopo l'omicidio e si sarebbe tolto la vita in auto con la stessa arma, sparandosi sotto al mento, ad un paio di isolati di distanza. L’uomo non avrebbe lasciato biglietti prima di suicidarsi.
Collega della vittima, in servizio all'ispettorato della Camera, anche l'uomo, Massimiliano Carpineti, trovato senza vita all'interno di una Chevrolet bianca in un parco in via Nino Tamassia, 300 metri più avanti rispetto all'abitazione dove è stato commesso il femminicidio.
Sul caso indaga la Squadra Mobile di Roma. Sul posto ci sono la pm Antonia Giammaria e la pm per le violenze Antonella Pandolfi. La prima ipotesi è che si tratti di un omicidio suicidio con movente passionale.
Chi è la vittima: Pierpaola Romano
Aveva 58 anni l'agente di polizia uccisa questa mattina all'ingresso di un palazzo a San Basilio, a Roma. Secondo quanto si è appreso la funzionaria, Pierpaola Romano era ispettrice superiore in servizio alla Camera dei Deputati. La poliziotta era sposata ed aveva un figlio di 22 anni.
Era sposata con un collega, un poliziotto in servizio al commissariato Sant'Ippolito, con il quale aveva avuto il figlio di 22 anni, che a propria volta ha intrapreso la carriera in polizia ed è i servizio a Piacenza.
Chi è il presunto carnefice: Massimiliano Carpineti
Massimiliano Carpineti, l'uomo che ha sparato a Pier Paola Romano, la poliziotta trovata morta questa mattina nell'androne del suo palazzo in zona Torraccia lavorava come poliziotto all'Ispettorato della Camera, come la vittima, e come lei era sposato. Secondo quanto apprende l'Adnkronos, a Roma aveva un alloggio ma viveva a Cisterna di Latina. Secondo alcune indiscrezioni i due avevano una relazione extraconiugale e l'uomo da un paio di giorni non era in servizio per un breve periodo di ferie.
La pistola d'ordinanza l'aveva portata con sé, nonostante l'abitudine dei colleghi in servizio alla Camera di lasciarla in ufficio.
Cosa è successo
Questa mattina attorno alle ore 11.30, è arrivata una telefonata presso la Sala Operativa della Questura nella quale una donna segnalava di aver udito alcune esplosioni e di aver visto, poco dopo, un uomo allontanarsi a bordo di un'autovettura bianca. Gli agenti di polizia intervenuti immediatamente sul posto hanno constatato il decesso di una donna raggiunta da vari colpi di arma da fuoco e, attivate immediatamente le ricerche, hanno individuato poco distante il presunto autore del gesto, che si era suicidato con colpi d'arma da fuoco all'interno della sua autovettura. La pistola utilizzata dall'uomo è un'arma in dotazione alla Polizia di Stato. Entrambe le persone decedute erano due appartenenti alla Polizia di Stato, in servizio presso l'Ispettorato di Pubblica Sicurezza "Camera dei Deputati". Al momento si disconoscono le ragioni del gesto anche se tra le ipotesi c’è quella di un movente passionale.
L’aggressore, Massimiliano Carpineti, che pare fosse in ferie da un paio di giorni ma avesse tenuto con sé la pistola d’ordinanza, avrebbe aspettato che la vittima uscisse di casa. A quel punto sarebbe sceso ed avrebbe fatto fuoco a distanza ravvicinata colpendo la donna con tre colpi al volto e al busto. Pierpaola Romano si è accasciata sulle gambe, cadendo all'indietro: sarebbe morta sul colpo. Carpineti sarebbe fuggito a bordo di una Chevrolet bianca. Il suo corpo è stato ritrovato poco dopo, nell’auto, a circa 300 metri dalla prima scena del crimine: l’uomo si sarebbe sparato sotto il mento, senza lasciare alcun biglietto.
Il racconto dei testimoni
''Saranno state le 11.20 quando ho sentito tre botti, come se qualcuno stesse sbattendo un tappeto. Mi sono affacciata e ho visto una donna che conosco uscire dal palazzo tre portoni avanti al mio con le mani in faccia e un altro che correva spaventato. Ho chiesto cosa fosse successo e mi hanno detto che era morta una donna''. A parlare all'Adnkronos è una vicina di casa della poliziotta uccisa questa mattina nell'androne del suo palazzo in via Rosario Nicolò, zona Torraccia. ''In strada, ferma - continua - c'era una macchina bianca (la stessa Chevrolet dove hanno poi trovato il cadavere del collega della vittima, ndr) con lo sportello aperto lato passeggero che ho visto chiudersi prima di scappare a una velocità inaudita''.
Il cordoglio delle istituzioni
"Esprimo sgomento per l'omicidio del Sostituto Commissario della Polizia di Stato Pierpaola Romano, che prestava servizio presso l'Ispettorato di Pubblica Sicurezza della Camera dei deputati. Rivolgo ai familiari, al Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, al Capo della Polizia di Stato, Vittorio Pisani, e al Direttore dell'Ispettorato, Irene Tittoni, le espressioni del più profondo cordoglio mio personale e della Camera dei deputati". Lo dichiara il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
"Non finiamo di piangere l`ennesima vittima di femminicidio, che ci troviamo ad aggiornare questa triste contabilità. Prima Giulia, ora Paola Romano, poliziotta uccisa a colpi di pistola da un collega. È una drammatica spirale di violenza verso le donne che non accenna a diminuire. Anzi, sembra peggiorare di giorno in giorno. Esprimiamo dolore e sconforto, e ci stringiamo intorno ai familiari delle vittime. Con la consapevolezza che l`unico modo per onorarne la memoria sia quello di lottare come istituzioni per prevedere misure severe ed efficaci che ci permettano di combattere più efficacemente questo dramma, partendo anche da campagne di sensibilizzazione e di educazione. È necessario che questo avvenga già nelle scuole, nella fase in cui i nostri giovani si affacciano alla vita, per insegnar loro educazione, tolleranza e rispetto, e far comprendere che violenza chiama violenza e non è mai il modo per trarsi d`impaccio da qualsiasi tipo di situazione". Così la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli.
Telefono rosa: “Femminicidio? Società malata”
"A poche ore dal femminicidio di Giulia Tramontano, a Roma oggi una poliziotta è stata uccisa a colpi di pistola da un suo collega, poi suicida. I dati nazionali del Ministero dell'Interno diffusi in queste ore sono agghiaccianti: con questi ultimi due casi, in Italia sale a 47 il numero delle donne uccise dall'inizio dell'anno. Di queste, 39 sono vittime di femminicidi, quasi otto al mese, la maggior parte ammazzate in ambito familiare o affettivo, prevalentemente per mano del partner o dell'ex partner. La violenzasulledonne ormai non è solo una questione di genere ma è una vera e propria emergenza: è l'indicatore di una società malata, è innanzitutto un fatto culturale, non di 'sicurezza pubblica', e come tale va affrontato. Le storie di queste donne ci dicono che abbiamo, anche qui, un problema con la libertà delle donne ma soprattutto con la difficoltà degli uomini ad accettarla. Fuori dalle mura di casa ma soprattutto dentro. Dobbiamo combattere la violenza sulle donne insieme e in tutte le sedi possibili: a casa, a scuola, sul lavoro, in tribunale, nelle sedi istituzionali. Che lo Stato raggiunga queste donne prima del loro aguzzino. Prima che sia troppo tardi. Puntiamo sul sistema educativo, sull’autonomia economica delle donne, sulla sensibilizzazione dei giovani, oltre che sui Centri Antiviolenza. Facciamo che questi ultimi ci siano subito e sempre per chi ne ha bisogno ma impegniamoci ancora di più affinché non ve ne sia bisogno". Così in un post Eleonora Mattia, consigliera regionale Pd del Lazio e ambasciatrice di Telefono Rosa, sui femminicidi delle ultime ore, di cui l'ultimo a Roma.
Coisp: "Assistenza psicologica”
"Da anni, come sindacato di Polizia, invochiamo un'adeguata assistenza psicologica per gli appartenenti alle Forze dell'Ordine, proprio per intervenire e intercettare le cause di disagio ed evitare episodi come quello avvenuto questa mattina a Roma". Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, in riferimento al caso della poliziotta uccisa da un collega. "Per avere una Polizia sempre più forte e più sana è indispensabile intercettare le difficoltà e i disagi dei colleghi e fare in modo di supportarli e assisterli in maniera opportuna. Quello delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, checché ne dicano le normative in vigore, è un lavoro estremamente usurante ed è per questo che i poliziotti, così come tutti gli appartenenti alle Forze dell'Ordine, meritano un sostegno adeguato soprattutto dal punto di vista psicologico. Si pensi solo che negli ultimi 7 giorni abbiamo avuto 3 suicidi nelle Forze di Polizia" conclude esprimendo sincero cordoglio alla famiglia della vittima.
Dalle prime risultanze sembra si tratti dell’ennesimo caso di femminicidio, dopo il ritrovamento, ieri, a Senago, del cadavere di Giulia Tramontano e la confessione del fidanzato Alessandro Impagnatiello. Il corpo della ragazza, incinta al settimo mese, era nascosto in un'area verde abbandonata. L’omicidio-suicidio di Roma , infatti, secondo le prime ipotesi avrebbe un movente passionale.