Roma, 6 ottobre 2023 – L’immunologo Francesco Le Foche è stato picchiato nel suo studio di Roma e ridotto in fin di vita da un paziente. L’aggressore, un 36enne romano, ha pestato a mani nude il medico di 66 anni perché era convinto di essere stato curato male. É accaduto ieri pomeriggio poco prima delle 18 nello studio di Le Foche in via Po, nella zona di Villa Borghese. L’immunologo Le Foche è un professionista diventato famoso in era Covid per le sue diverse apparizioni televisive. Secondo quanto diffuso alle agenzie il medico è “in condizioni critiche ma non in pericolo di vita” per i traumi subiti al viso e alla testa.
Arrestato per tentato omicidio
L’aggressore, un 36enne che avrebbe precedenti penali e problemi psichici, ha raccontato ai poliziotti del commissariato Salario intervenuti sul posto di avere un'infezione alla colonna vertebrale e di essere convinto che il dottore avesse sbagliato terapia e farmaci. Per questo lo ha colpito a mani nude ferendolo gravemente. Portato in codice rosso al policlinico Umberto I, Le Foche è tutt'ora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Chirurgia maxillo facciale con un trauma cranico, la frattura del pavimento orbitario sinistro e del setto nasale. Il 36enne romano è stato arrestato per tentato omicidio. Si è appreso che a fermare il sospetto è stato un poliziotto libero dal servizio, il primo ad intervenire bloccando l'aggressore. L'agente si trovava in via Po quando ha sentito le urla provenire dal palazzo ed è entrato in azione bloccando il 36enne.
Sconcerto tra i colleghi medici
"Siamo sconcertati per la grave aggressione ai danni del collega Francesco Le Foche. C'è davvero uno sgomento ogni volta che ci troviamo di fronte ad episodi del genere, quando i professionisti dedicano la loro vita per lenire le sofferenze e le malattie. Ma mi pare di capire che in questo momento prevale la cultura dell'immortalità, la rimozione della malattia e della morte. Si crede che i medici possano fare tutto, ma non abbiamo il potere taumaturgico, non facciamo miracoli". É il commento di Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, sull'aggressione dell'immunologo Le Foche. Anelli ricorda i gravi episodi di violenza ai danni di medici. "In un Paese civile quello che è accaduto alla psichiatra Barbara Capovani", uccisa da un ex paziente, "non dovrebbero accadere e ripetersi - riflette - Un po' tutti dovremmo avere un maggior rigore anche nei confronti della malattia mentale, perché tutelare un medico è tutelare la salute".
Le aggressioni ai medici di Roma
"A Roma il dato sulle aggressioni ai medici purtroppo è costante da tempo, ma nell'ultimo periodo stanno aumentando. Ad oggi sono 74 nel 2023, +60% rispetto al 2022. Numeri che mettono in luce una situazione molto seria. Come dimostra anche l'aggressione avvenuta da poco tempo anche ad Ostia". È l’intervento di Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici e chirurghi di Roma e provincia, dopo l'aggressione violenta ai danni dell'immunologo Francesco Le Foche.
I no vax esultano sui social
Sui social l'aggressione subita a Roma dall'immunologo Le Foche, è stata accolta con esultanze da parte del popolo no-vax, che ricorda le interviste tv dell'immunologo durante la pandemia. C'è chi ha scritto: "Dio c'è". Ma non ci sono solo gli 'avvoltoi', una minoranza davanti ai tanti i post di solidarietà e sgomento per la notizia. Molti augurano una pronta guarigione. "Forza Prof", scrive un utente su X.