Roma, 4 gennaio 2024 – Va in ospedale per un forte mal di gola e muore in pronto soccorso. È successo la sera di Capodanno a un 44enne di Roma. L’uomo aveva dei dolori intensi e non riusciva a deglutire, per questo si era rivolto al servizio di emergenza dell’ospedale San Camillo.
Alle 20.33 del 31 dicembre, l’uomo manda l’ultimo messaggio alla compagna, poi il silenzio. Dall’ospedale avvertono: “La situazione è grave”. Lei si precipita in corsia e due ore dopo lo vede esalare l’ultimo respiro.
Cosa è successo al 44enne, dipendente di un supermercato del’Eur? Questo vogliono sapere i familiari, che hanno sporto denuncia contro il San Camillo. La procura ha disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso.
L’avvocato: “Davvero inspiegabile”
“È davvero inspiegabile come una persona giovane, che non risultava soffrire di alcuna patologia, possa essere deceduta nel giro di così poco tempo e in un pronto soccorso”, ha spiegato l’avvocato Cesare Antetomaso al Messaggero. “Alle sue figlie di 3 e 12 anni va detto perché il loro papà non c’è più”, ha aggiunto.
La compagna: “Aveva mal di gola”
La compagna dell’uomo racconta che quella sera il 44enne “non si sentiva tanto bene, aveva mal di gola”. All’inizio tutto normale, soprattutto in questo momento di aumento improvviso di sindromi influenzali, come sta accadendo anche a Napoli. “La cose di per sé non ci aveva allarmato troppo, visto che io stessa avevo avuto le placche alla gola e la nostra bambina aveva preso una influenza”, dice infatti la donna.
Il racconto di quella sera
“Solo che nel corso della giornata del 31 dicembre, cominciava a non deglutire bene – ricorda la donna – si sentiva tanto la gola arrossata. È allergico a un tipo di antibiotico, aveva preso uno spray senza avere sollievo. Allora, per sicurezza, abbiamo detto 'meglio andare in pronto soccorso'. È andato da solo perché con la bambina piccola non era il caso di accompagnarlo”.
Ma di fronte al fatto che il compagno a un certo punto non rispondeva più ai messaggi e alle chiamate, un'amica della donna ha chiamato l'ospedale per capire cosa stesse accadendo. E più tardi dal San Camillo avrebbero richiamato per dire che era una “situazione grave”. La compagna del 44enne, come ricostruisce lei stessa al Messaggero, si è dunque precipitata al pronto soccorso e qualche ora dopo il compagno è deceduto.
San Camillo: “Fiducia nel personale sanitario”
Sarà l'autopsia a fare luce sull'accaduto, stabilendo innanzitutto cosa esattamente abbia provocato il decesso del 44enne escludendo complicazioni congenite. Dal San Camillo fanno sapere di essere “fiduciosi dell'operato del personale sanitario che ha fornito assistenza al paziente durante la sua repentina e grave evoluzione, purtroppo culminata col decesso”. E spiegano di attendere i risultati dell’autopsia “per effettuare una corretta valutazione dell'accaduto”, restando “a disposizione dei familiari” ed esprimendo loro “vicinanza per la drammatica perdita”.
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