Lunedì 27 Gennaio 2025
REDAZIONE ROMA

Omicidio a Tivoli, Alessandro Castellaccio chiese di abbassare la musica: "Colpito con calci come fosse un pallone". Due arresti

In carcere coppia di rumeni. Operatore socio sanitario, il 41enne è morto in ospedale dopo una settimana di agonia, per un'emorragia cerebrale causata dalle botte ricevute

Alessandro Castellaccio, ucciso a Tivoli (foto da Facebook)

Roma, 28 giugno 2023 - Un'aggressione violenta, avvenuta in un tranquillo pomeriggio estivo, dinanzi ad un bar del centro storico di Tivoli. E' morto in ospedale, dopo giorni di agonia, il 41enne Alessandro Castellaccio, operatore socio sanitario (oss) all'Ospedale di Tivoli, picchiato a morte per aver chiesto di tenere più basso il volume della musica.

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I fatti

Il pestaggio mortale è avvenuto nel pomeriggio di domenica 18 giugno nel centro storico di Tivoli. Quel giorno facendo rientro a casa Castellaccio si era recato al bar per chiedere di abbassare il volume della musica che alcuni avventori ascoltavano nella vicina piazza. Ne è nata una discussione, subito degenerata probabilmente a causa della consistente quantità di alcool ingerita dai clienti del bar.

Colpito come fosse un pallone

Il 41enne è stato circondato dagli aggressori, cittadini romeni, e colpito da un pugno sferrato con inaudita violenza; caduto a terra privo di sensi, è stato oggetto di ulteriori violenze fisiche da parte degli aggressori, venendo colpito ripetutamente da calci al viso da un soggetto "come se tirasse un calcio ad un pallone", spiega un testimone. Alcuni dei presenti alla terribile scena si sono frapposti tra la vittima e i suoi aggressori, cercando di proteggere il corpo del 41enne da ulteriori colpi. All'arrivo della pattuglia dei Carabinieri di Tivoli, giunta sul posto dopo pochissimi minuti, tutti i presenti si sono fugacemente allontanati. Alcuni testimoni hanno fornito la loro versione dei fatti, mentre il 41enne veniva trasportato d'urgenza in ospedale, dove però, una settimana dopo, è deceduto a causa dell'importante emorragia celebrale causata dai colpi ricevuti.

In arresto i due presunti assassini

Nella settimana in cui il 41enne italiano ha lottato tra la vita e la morte, le indagini non si sono mai fermate. Numerosissime le testimonianze raccolte dai Carabinieri che, insieme alle immagini estrapolate da telecamere presenti sul posto, hanno permesso di individuare i presunti responsabili della brutale azione. Il Gip di Tivoli, valutando il quadro investigativo raccolto, ha emesso stamane l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini romeni.

Le scarpe sporche di sangue

A seguito di perquisizione domiciliare sono state rinvenute nella disponibilità di uno dei due arrestati un paio di scarpe sporche di sangue nella parte superiore, espressamente indicate dal convivente di lui come quelle indossate la sera dei fatti; nella stessa occasione sono stati rinvenuti e sequestrati presso i due indagati capi di abbigliamento corrispondenti a quelli indicati dai testimoni come indossati dai due aggressori al momento del fatto. Gli indagati del reato di omicidio volontario, in concorso tra loro e con altre persone allo stato non identificate, avrebbero quindi brutalmente aggredito l'uomo colpendolo con un violento pugno in testa, tale da farlo cadere a terra, e uno dei due, colpendolo ripetutamente a calci, anche sul volto, quando Castellaccio era a terra e privo di sensi. La reiterazione dei colpi, la loro violenza, la prosecuzione della brutale aggressione anche quando il 41enne era esanime a terra e con colpi sferrati anche alle persone che si erano frapposte a tutela dell'uomo, allo stato sono elementi che inducono a ritenere la condotta sorretta dalla volontà omicida in capo ad entrambi gli indagati. Nello stesso senso depone la considerazione della circostanza per cui subito dopo infatti entrambi si sono dati alla fuga, non facendosi rinvenire sul posto dalla Polizia giudiziaria. I due indagati, sono stati tratti in arresto questa mattina, per loro si sono aperte le porte del carcere.