Roma, 30 marzo 2024 – Uccide la moglie a colpi di pistola e poi si toglie la vita. È il terribile gesto compiuto da un 83enne di Albano Laziale, ai Castelli Romani. L’uomo avrebbe prima sparato alla moglie di 78 anni, uccidendola nella loro abitazione, e poi si è suicidato con la stessa arma.
Una lettera scritta e firmata da entrambi, in cui spiegavano la volontà di togliersi la vita, è stata trovata dai carabinieri nella villetta in via Ariccia, nella frazione di Cecchina, dove ieri pomeriggio sono stati trovati i corpi senza vita dell'83enne di origine etiope e della moglie italiana.
L'uomo, che ha fatto fuoco con una vecchia pistola mirando alla testa della donna e della sua, aveva annunciato il drammatico gesto alla cugina della moglie.
La tragedia
Una tragedia familiare consumata ieri nella frazione di Cecchina. A dare l'allarme al 112 è stata una vicina di casa, nel tardo pomeriggio di ieri, appena sentiti gli spari. I cadaveri sono stati trovati all’ingresso della villetta. La coppia non aveva figli ed erano entrambi erano malati oncologici, lui in modo irreversibile.
Forse la preoccupazione per il futuro o la difficoltà a prendersi cura l’uno dell’altra alla base del gesto così violento e disperato. L'omicidio suicidio – secondo quanto scritto su un biglietto trovato dai militari – sarebbe stato concordato.
Sul posto i carabinieri della stazione locale e del nucleo investigativo di Frascati, che stanno effettuando i rilievi per le indagini. Secondo quanto ricostruito, l'uomo avrebbe esploso alcuni colpi di pistola contro la moglie, una 78enne, e poi si sarebbe tolto la vita con la stessa arma. Le salme sono state portate al policlinico di Tor Vergata per l’autopsia.
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