Domenica 24 Novembre 2024
REDAZIONE ROMA

Omicidio Sacchi, chiesto ergastolo per Del Grosso. La pm: "Violenza gratuita"

30 anni per Pirino e De Propris e 4 anni per l'ex fidanzata, Anastasia: "Ha favorito l'occultamento dei 70mila euro". Il padre in lacrime fuori dall'aula

Omicidio Sacchi

Omicidio Sacchi

Roma, 11 febbraio 2022 - "Perché è stato ucciso Luca Sacchi? Il motivo a me ad oggi sfugge. Lo zaino era nelle mani di Paolo Pirino. Il grilletto è stato premuto da Valerio del Grosso con gratuita violenza; non c'era motivo". Così ha detto la pubblico ministero Giulia Guccione nel corso della sua requisitoria del processo per la morte di Luca Sacchi, il giovane freddato con un colpo di pistola alla testa nella notte tra il 23 e 24 ottobre 2019 davanti ad un pub nella zona del parco della Caffarella, sulla via Appia: "Il proiettile ha trapassato la testa di Luca e non gli ha lasciato scampo".   

La pm: "Luca fatto passare per l'accusato"

La vicenda di Luca Sacchi, ha rimarcato Guccione, "è una storia paradossale perchè fin dalle prime battute Luca, la vittima, è stato fatto passare per l'accusato. Per questo oggi mi sento obbligata a fornire la verità processuale che risulta dalle carte".  La Procura di Roma ha chiesto l'ergastolo per Valerio Del Grosso, autore materiale del delitto, 30 anni per Paolo Pirino e per Marcello De Propris, che consegnò l'arma usata per sparare, e l'assoluzione per il padre di quest'ultimo, Armando, accusato della detenzione della pistola.   La pm ha anche chiesto una condanna a 4 anni e mezzo per Anastasiya Kylemnyk, ex fidanzata di Luca Sacchi, accusata del tentativo di acquisto di droga nell'ambito del processo per l'omicidio di Sacchi.  Il padre di Sacchi, Alfonso, non ha retto l'emozione ed è uscito dall'aula visibilmente commosso. Con lui anche la moglie e il fratello di Luca hanno deciso di uscire e non ascoltare l'intera ricostruzione di quella drammatica serata.

I soldi nell'auto di Anastasia

"I soldi che Valerio Del Grosso e Paolo Pirino cercavano nello zaino erano in realtà nell'auto di Anastasia. Ritengo che dopo l'incontro in cui Princi ha mostrato i soldi nello zaino lei sia ripassata dall'auto e lì abbia lasciato il denaro" - ha detto la pm nel corso della sua requisitoria nell'aula bunker di Rebibbia. Giovanni Princi, l'ex compagno di scuola di Luca Sacchi, è stato già condannato a 4 anni con rito abbreviato per violazione della legge sulla droga.  Omicidio Sacchi, Anastasia: "Non sapevo dei 70mila euro nello zaino" "Se Pirino e Del Grosso avessero preso i 70mila euro, Giovanni Princi li avrebbe rivendicati, invece non lo fa, perché i soldi in realtà erano nell'auto di Anastasia, non nello zainetto rosa, preso da Pirino. Anastasia, forse per precauzione, aveva nascosto i soldi in auto. E dopo l'agguato a Sacchi, Princi viene in possesso delle chiavi dell'auto" ha aggiunto la pm.  "Con la propria attività Anastasia ha favorito l'occultamento dei 70mila euro, soldi che evidentemente sono stati utilizzati da Princi e immessi nuovamente nel circuito criminale della droga" ha sottolineato il pm.  

Papà Sacchi: "Sembrava di avere davanti un film"

"Sono soddisfattissimo della pm e di tutto il racconto dettagliato nei minimi particolari che ha fatto in udienza. É stata molto chiara, sembrava di avere davanti un film. Devo dire solo grazie per ora, spero che le cose vadano più o meno come ha detto. La tensione era tantissima". Lo ha detto Alfonso Sacchi, papà di Luca, dopo le richieste della pm Giulia Guccione nel processo per l'omicidio del figlio Luca.  "La pubblico ministero ha saputo ripercorrere 2 anni di processo in maniera egregia, riteniamo giuste le richieste inoltrate alla corte d'assise", hanno aggiunto i legali della famiglia Sacchi, gli avvocati Armida Decina e Paolo Salice. "Qui abbiamo perso tutti", hanno concluso i due legali. 

Cronaca di un omicidio efferato

L'azione omicidiaria si consuma in una manciata di secondi, non più di 30. Pirino colpisce con una mazza da baseball Anastasiya a quel punto interviene Sacchi a difesa della fidanzata. Sono attimi di urla e paura. Dall'auto scende Del Grosso che impugnando la pistola fa fuoco in direzione del personal trainer uccidendolo sul colpo.