Mercoledì 17 Luglio 2024

Omicidio Primavalle, il padre di Michelle Caruso: “Era generosa, non è stata uccisa per soldi”.

Il genitore della 17enne uccisa a coltellate a Roma non crede al racconto del coetaneo fermato con l’accusa di omicidio. “Sognava di sposarsi e lo farà lo stesso mercoledì, il giorno del funerale”

Fiori e messaggio di cordoglio per Michelle

Fiori e messaggio di cordoglio per Michelle

Roma, 2 luglio 2023 – “Non è stata uccisa per soldi, Michelle era generosa”. Ne è convinto il padre di Michelle Maria Causo, la 17enne uccisa a coltellate lo scorso 23 giugno in un appartamento di Primavalle a Roma. L’uomo non crede al racconto dell’amico di Michelle, suo coetaneo, arrestato con l’accusa di omicidio: ieri, nell’interrogatorio di convalida del fermo, il ragazzo avrebbe raccontato al gip di avere afferrato il coltello al culmine di una lite per droga e qualche decina di euro. "Mi aveva dato dell'hashish, un paio di canne, e per questo era venuta a casa: voleva 20-30 euro. La discussione è diventata sempre più accesa e io ho poi ho preso il coltello”, sono le parole choc che emergono dall’interrogatorio del 17enne. Una versione, peraltro, già resa agli investigatori subito dopo l’arresto. Ma il padre di Michelle non ci crede. Intanto l’autopsia sul corpo della ragazzina ha escluso la violenza sessuale.

Il papà di Michelle Caruso
Il papà di Michelle Caruso

Il padre: “Michelle aiutava tutti, il suo sogno era sposarsi”

“Flavio, il fidanzatino di Michelle, è andato a comprare le fedi. Il loro sogno era sposarsi tra un anno, al compimento della maggiore età. Mi ha detto che si sposeranno lo stesso, mercoledì, il giorno del funerale”, ha raccontato il papà della vittima in un intervista al Corriere della Sera. “Michelle era buona – aggiunge l’uomo, distrutto dal dolore – aiutava tutti, i bambini disabili, gli extracomunitari”.

La trappola: “Chi l’ha uccisa l’avrà attirata chiedendo aiuto”

“Dove c'era qualcuno in difficoltà, là trovavi Michelle. Probabilmente, anche chi l'ha uccisa l'avrà attirata a sé chiedendole aiuto, poi, l'ho già detto, deve aver provato ad abusare di lei e davanti al suo rifiuto l'ha aggredita. Gente così, con i coltelli al posto delle mani. Secondo voi una persona che aiuta gli altri si mette a questionare perché uno le deve 20 euro?”, è l’amara considerazione dell’uomo. “E poi lei i soldi li aveva, perché lavorava con i bimbi disabili in piscina e metteva da parte sempre un gruzzoletto: i carabinieri le hanno trovato 150 euro in un cassetto. Io sono due anni che non lavoro e non guadagno, Michelle per rispetto non mi ha mai chiesto un soldo e anzi dava il suo contributo in casa”.

Primavalle come il Bronx? “Se uno è un criminale, lo è anche ai Parioli”

Primavalle periferia abbandonata? Ne è convinta l’assessora capitolina Monica Lucarelli, che ieri ha lanciato un appello al Governo per chiedere fondi da destinare a progetti contro il disagio giovanile. “Il caso di Primavalle è l'emblema di una periferia per troppo tempo abbandonata””, ha detto l’assessora alla Sicurezza di Roma. Anche il padre di Michelle aveva parlato di una sorta di ‘giustizia della strada’, anche se ora sembra fare un passo indietro: “Ma quale Bronx. Se uno è un criminale, lo è a Primavalle come ai Parioli. Io non sono razzista, ho detto tante cose solo perché accecato dal dolore: se a quello daranno un anno o dieci di galera per me non cambia più niente. Otterrà la seminfermità mentale? Eh già, che bravo ragazzo vero? Michelle ormai non c'è più”.