Roma, 7 dicembre 2024 – È stato accoltellato dall’ex compagna il 43enne trovato senza vita nel cortile di un palazzo nel centro di Nettuno, litorale sud di Roma. La donna, un’italiana di 36 anni, è stata arrestata al termine dell’interrogatorio e trasferita nel carcere di Rebibbia.
La 36enne si era costituita ieri sera alla caserma dei carabinieri di Nettuno dopo il ritrovamento dell’uomo esanime e riverso in una pozza di sangue in un cortile condominiale in via Bachelet, a poche centinaia di metri dal centro cittadino. Erano circa le 22.10 e il corpo della vittima riportava diverse ferite da arma da taglio. Ritrovata l’arma del delitto: il coltello era stato gettato dalla donna in una strada limitrofa.
La confessione
L'ex compagna dell'uomo ucciso ieri sera a Nettuno ha confessato il delitto e con le sue dichiarazioni ha permesso ai carabinieri di far ritrovare anche un coltello, intriso di sangue, che riferiva di aver gettato in strada. Trattenuta in caserma, la donna, al termine di un interrogatorio con il m di turno della Procura della Repubblica di Velletri, considerati i gravi indizi di colpevolezza a suo carico, é stata arrestata e condotta presso la casa circondariale di Roma Rebibbia.
Le liti per i soldi e la gestione della figlia
La donna è l’ex compagna della vittima e ha detto di aver ferito l'uomo al culmine dell'ennesima lite per problemi economici e per la gestione della figlia, consentendo ai militari di far ritrovare anche un coltello, intriso di sangue, che riferiva di aver gettato in una via limitrofa.
Trattenuta in caserma, la donna, al termine dell'interrogatorio con il pm di turno della procura della Repubblica di Velletri, considerati i gravi indizi di colpevolezza a suo carico, è stata arrestata e condotta presso la casa circondariale di Roma Rebibbia.
Il ritrovamento della vittima
L’uomo – un 43enne del posto, di cui al momento non sono state rese note le generalità – è stato ritrovato sanguinante e già privo di sensi. L’allarme è scattato intorno alle 22, ma quando sono arrivati i soccorritori del 118 per il 40enne non c’era più nulla da fare. È morto sul posto. A dare l’allarme sarebbe stata una telefonata: non è chiaro se ad allertare i soccorsi sia stata la donna sotto choc o dei vicini di casa che potrebbero avere sentito le urla. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri della compagnia di Anzio, coordinati dalla procura di Velletri.
Notizia in aggiornamento