Mercoledì 25 Dicembre 2024
REDAZIONE ROMA

Omicidio Serena Mollicone, difensori della famiglia Mottola: "Ora riaprire le indagini"

L'ex maresciallo, moglie e figlio, ribadiscono gli avvocati, "sono innocenti" ed è quindi necessario "trovare" chi ha commesso il reato. Ma la Procura annuncia ricorso in Appello

Serena Mollicone

Roma, 7 febbraio 2022 - "Avevamo ragione noi, nonostante i tentativi d'infangare i nostri clienti. Nonostante le ricostruzioni fantasiose di certa stampa. I componenti della famiglia Mottola sono innocenti, così come gli altri due imputati. Lo dice anche la sentenza: Serena Mollicone è stata uccisa da persone rimaste ignote. Per questo è necessario riaprire le indagini per individuare l'autore o gli autori di questo omicidio". A parlare a margine della conferenza stampa organizzata a Cassino, è il pool difensivo dei tre componenti della famiglia Mottola assolti dalla Corte d'Assise di Cassino. A finire sotto processo con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere della studentessa diciottenne di Arce, Serena Mollicone, erano stati l'ex maresciallo dei Carabinieri, all'epoca dei fatti comandante della caserma di Arce, la moglie Anna Maria e il figlio Marco. Con il verdetto di assoluzione arrivato lo scorso 15 luglio e motivato con una sentenza di oltre 240 pagina resa nota ieri, i tre sono stati ritenuti estranei ai fatti. Almeno nel processo di primo grado.  La Procura di Cassino ha annunciato ricorso in Corte d'Appello. Per questo il magistrato Maria Beatrice Siravo ha 45 giorni per poter preparare e consegnare la richiesta necessaria ad avviare un secondo processo sempre a carico dei tre Mottola e di due carabinieri accusati di favoreggiamento assolti in primo grado.  Omicidio Serena Mollicone, giudici: "Imputati assolti perché indizi non sorretti da prove" Omicidio Mollicone: 21 anni di misteri, le tappe della vicenda