Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE ROMA

Omicidio Diabolik, arrestato il presunto killer di Fabrizio Piscitelli

L’assassinio nel 2019 era stato interamente ripreso da una telecamera privata. Le parole a caldo dei genitori di Piscitelli: "Siamo sicuri che tutto quello che c'è dietro l'omicidio di Fabrizio verrà alla luce"

Fabrizio Piscitelli, conosciuto come Diabolik (Ansa)

Roma, 17 dicembre 2021 - Il dolore nel cuore e la felicità per l'arresto del presunto killer. Sono le prime parole subito dopo l'arresto del killer, dai genitori di Fabrizio Piscitelli, ucciso il 7 agosto 2019 nel parco degli Acquedotti di Roma. "La Procura ci ha fatto un grande regalo - aggiungono -. Siamo felici per questo primo risultato, con il dolore nel cuore, ma la fiducia che avevamo riposto nella procura è stata ripagata. L'arresto del killer è un primo passo per arrivare ai mandanti che dovranno anche loro pagare ed essere arrestati. Ma ora siamo sicuri che tutto quello che c'è dietro l'omicidio di Fabrizio verrà alla luce e siamo ancora più fiduciosi nell'attività della procura e della questura: attendiamo gli ulteriori sviluppi dell'attività investigativa e ora siamo certi che arriveranno''.  Figura di spicco del tifo biancoceleste, leader degli Irriducibili, 53 anni, Piscitelli era noto negli ambienti degli ultras della Lazio con il soprannome di Diabolik.

 

''Ringraziamo il procuratore Prestipino, tutta la questura di Roma e i carabinieri per il risultato raggiunto e perché non si sono mai arresi - sottolineano i genitori - Ci hanno sempre tranquillizzato rassicurandoci sul lavoro di indagine che stavano portando avanti e oggi lo hanno dimostrato''. ''La notizia ci ha colto totalmente di sorpresa perché non c'era nessun sentore, sono stati seri e non hanno mai fatto trapelare nulla - aggiungono il papà e la mamma di Fabrizio - Li ringraziamo per la professionalità e l'umanità con cui hanno trattato il caso e per il comportamento protettivo nei nostri confronti. Ci hanno sempre detto che all'omicidio di nostro figlio dedicavano la stessa attenzione che riservano a tutti gli omicidi. Hanno mantenuto la parola''.

Yuri Alviti, storico ex capo tifoso della Lazio, commentando l'arresto del presunto killer di Fabrizio Piscitelli dichaira: "Ero amico di Fabrizio, abbiamo aspettato tanto questo momento e ora spero che giustizia sia fatta"

Roma capitale degli omicidi: tre freddati a colpi di pistola in una settimana

La pista del controllo della piazza di spaccio di drogra 

Arrestato il presunto killer di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, freddato a Roma nell'agosto del 2019. La Polizia e i carabinieri, coordinati dai magistrati della Dda di Roma, hanno proceduto al fermo di Raul Esteban Calderon accusato di omicidio aggravato dal metodo mafioso. Calderon è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Roma, su decreto di fermo del pm, lo scorso 13 dicembre. Il provvedimento è stato convalidato poi dal gip che ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’assassinio di 'Diabolik' sarebbe maturato nell'ambito di una guerra per il controllo dello spaccio di droga sul territorio della Capitale. 

Ad inchiodare il killer il video delle telecamere

L'omicidio interamente ripreso da una telecamera privata. Nelle immagini si vede l'intera azione del killer: l'uomo si avvicina al capo ultrà della Lazio e, dopo aver esploso il colpo di pistola, fugge via. Piscitelli è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa il 7 agosto 2019 all'interno del parco degli Acquedotti, nel quartiere romano Tuscolano.  In una nota la Procura scrive che “le fonti di prova su cui si è fondata l'adozione del provvedimento” nei confronti di Calderon “sono costituite dagli elementi raccolti dalla Squadra Mobile e dalla Polizia scientifica nel corso del sopralluogo effettuato sul luogo e nell'immediatezza del fatto e in particolare da un filmato estratto da una telecamera installata in zona con la quale è stata ripresa l'esecuzione del delitto”.

E ancora: “dall'analisi tecnica del filmato dell'omicidio eseguita prima dalla Polizia scientifica e successivamente dal consulente tecnico incaricato dalla Procura è emersa una chiara compatibilità tra il killer visibile nel filmato e il soggetto gravemente indiziato”. Alle indagini hanno contribuito anche alcune attività di intercettazione che hanno consentito di acquisire significativi elementi di riscontro in merito all'esecutore materiale dell'omicidio. A rafforzare la gravità del quadro indiziario hanno contribuito anche alcune dichiarazioni.

Calderon coinvolto anche in un altro omicidio a Torvajanica

L'arrestato, inoltre è stato raggiunto da un'altra misura sempre in carcere insieme a Enrico Bennato (già detenuto per altri reati), in quanto gravemente indiziato dell'omicidio di Shehaj Selavdi, ucciso sulla spiaggia di Torvaianica il 20 settembre 2020. In questo caso a condurre le indagini sono stati i Carabinieri di Frascati, i cui risultati hanno portato a una ''convergenza'' con le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Roma e in particolare dalle intercettazioni sono emersi fondati elementi riguardo agli esecutori materiali di entrambi gli omicidi e al contesto in cui sono maturati'', vale a dire  il controllo delle piazze di spaccio della Capitale.