Roma, 8 novembre 2022 - Due ergastoli e due condanne a 27 e 24 anni. Il sostituto procuratore generale di Roma ha chiesto alla Corte d'Assise d'Appello di confermare tutte e quattro le condanne per altrettanti imputati in relazione alla morte di Desiree Mariottini, la 16enne deceduta dopo aver assunto un mix di droghe ed essere stata abusata in un immobile abbandonato di via dei Lucani nel quartiere romano di San Lorenzo, nell'ottobre del 2018.
Nel 2021 le condanne in primo grado
In particolare il rappresentate dell'accusa ha chiesto di ribadire anche in Apello il carcere a vita per Mamadou Gara, Yousef Salia, 27 anni per Alinno Chima e 24 anni per Brian Minthe. Nei loro confronti l'accusa è, a vario titolo, di omicidio, violenza sessuale e spaccio.
"Non si trattò solo della cinica e malevola volontà di non salvare la giovane dall'intossicazione di cui loro stessi erano stati autori e di impedire le indagini delle violenze da lei subite, ma in forma più estesa, di conservare la propria 'casa' e le proprie fonti di 'reddito', oltre ad un tranquillo e sostanzialmente indisturbato luogo di consumo degli stupefacenti, che rendeva eccezionale e noto quel rifugio", avevano scritto i giudici della Terza Corte di Assise di Roma nelle 281 pagine con le quali avevano motivato la sentenza nei confronti dei quattro nel 2021.