Domenica 24 Novembre 2024
REDAZIONE ROMA

Omicidio Cerciello, frasi choc in chat tra carabinieri: "Fategli fare la fine di Cucchi"

Messaggi dai toni molto forti sono emersi nel processo a carico di Fabio Manganaro, militare accusato di aver bendato il sospettato in stato di fermo

Omicidio Cerciello, Gabriel Natale Hjorth bendato in caserma dopo il fermo

Omicidio Cerciello, Gabriel Natale Hjorth bendato in caserma dopo il fermo

Roma, 9 febbraio 2022 - -"Squagliateli nell'acido", "fategli fare la fine di Cucchi".  Sono le frasi contenute in alcune chat intercorse tra alcuni carabinieri e depositate nel procedimento a carico di Fabio Manganaro, il militare dell'Arma finito sotto processo per aver bendato, mentre era in custodia in caserma dopo il fermo, Gabriel Natale Hjorth, accusato assieme a Finnegan Lee Elder dell'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.  I due ragazzi americani sono poi stati condannati in primo grado all'ergastolo. Il processo d'appello si aprirà domani, 10 febbraio 2022.

Bendò il sospettato:una 'misura di rigore' non prevista

Nel frattempo però è finito a giudizio il carabiniere Manganaro con l'accusa di aver abusato della propria autorità applicando una misura di rigore, in questo caso l'aver bendato il sospettato, che non è non prevista dalla legge.  E proprio ora, nel procedimento contro Fabio Manganaro, sono emersi i testi dellle chat dai contenuti scioccanti, che si sono scambiati tra loro i carabinieri. "Li abbiamo presi stiamo venendo al reparto", scrive un militare nella chat e i colleghi commentano: "Ammazzateli di botte" oppure "speriamo che gli fanno fare la fine di Cucchi". Tra le frasi finite all'attenzione del giudice monocratico anche quella di un militare che scrive: "non mi venite a dire arrestiamoli e basta. Devono prendere le mazzate. Bisogna chiuderli in una stanza e ammazzarli davvero", fino a qullo che aggiunge "bisogna squagliarli nell'acido".  Somma Vesuviana, carabiniere Cerciello Rega, commemorazione a due anni dall'omicidio Omicidio Cerciello: morto Brugiatelli, il testimone chiave. Era malato da tempo Delle chat, avvenute nelle ore successive al fermo dei due americani nel luglio del 2019, scrive oggi il Corriere della Sera.