Roma, 4 febbraio 2022 - Svolta nelle indagini sull'omicidio di Abdu Ibrahim Ramadan, il giovane nordafricano trovato senza vita, con un profondo taglio alla gola e semicarbonizzato lo scorso 22 gennaio in un terreno incolto nel comune di Anguillara Sabazia, nella Città metropolitana di Roma. Per il delitto la procura di Civitavecchia, ha disposto, con decreto, il fermo di quattro giovani di origine egiziana, iscritti nel registro degli indagati. Il fermo, convalidato dal gip nella giornata di oggi, è stato eseguito dai carabinieri della compagnia di Bracciano al termine di una serie di indagini, dirette dai pm, ed effettuate dai militari della sezione operativa della compagnia di Bracciano e del Nucleo Investigativo di Ostia, e dai poliziotti del commissariato di Primavalle. É stato il concreto pericolo di fuga ad aver portato al fermo dei quattro egiziani: almeno uno dei fermati infatti stava preparando la fuga in Egitto. Corpo carbonizzato trovato sul lago di Bracciano: è mistero
Tracciato del Gps decisivo
A incastrare i quattro c'è innanzitutto il gps dell'auto utilizzata per il delitto, gps che, si legge nel decreto di fermo "segna non solo il percorso ma anche le soste, soste che non sono state effettuate fino al luogo del ritrovamento" del cadavere. "In altri termini chi è salito a bordo a inizio corsa era senza ombra di dubbio sul luogo dell'uccisione della vittima" si legge. A rendere necessario il fermo è stato il concreto pericolo di fuga. Uno dei fermati infatti, irregolare in Italia, si era appena procurato le valige per ripartire velocemente per l'Egitto, come emerge da un'intercettazione captata dai carabinieri. "La valigia deve stare da me domani mattina per favore" dice al telefono. Il fermo, disposto dalla Procura di Civitavecchia è stato convalidato oggi dal gip ed stato eseguito dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Bracciano che hanno condotto le indagini con i militari del Nucleo Investigativo di Ostia, e dal Commissariato di Polizia di Primavalle.