Roma, 13 agosto 2024 – Il murale dedicato alla pallavolista Paola Egonu, realizzato dalla street artist Laika appena 24 ore prima, è stato vandalizzato nella notte. Uno spray rosa ha ‘sbiancato’ il corpo della giocatrice padovana e il viso è stato reso irriconoscibile. Qualche ora dopo una passante ha voluto replicare ai vandali, ricolorando di nero le parti originariamente scure.
L’opera, apparsa davanti alla sede del Coni di viale Tiziano, a Roma, era intitolata ‘Italianità’ e raffigurava Paola Egonu, medaglia d’oro alle Olimpiadi, nell’atto di schiacciare un pallone su cui appare la scritta “Stop razzismo, odio, xenofobia, ignoranza”. Anche questa era stata cancellata da una mano di bianco.
“Questa vittoria è uno schiaffo a tutti i cosiddetti 'patrioti' che non accettano un'Italia multietnica, fatta di seconde generazioni, che non vuole lo ius soli” aveva dichiarato Laika poco dopo la realizzazione del murale. Sul suo profilo Instagram, la street artist ha commentato brevemente ma nettamente l’azione vandalica: “Il razzismo è un cancro brutto da cui l’Italia deve guarire”.
Il ministro per lo Sport Andrea Abodi ha espresso la sua solidarietà alla pallavolista attraverso il suo profilo X. “Cara Paola, il mio abbraccio va ben oltre quel giorno speciale e vale ancor di più oggi. Il rispetto e l'educazione si coltivano quotidianamente, per sconfiggere ignoranza, inciviltà e insensibilità. Insieme!”, ha scritto Abodi. Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha aspramente criticato l’atto di vandalismo: “Voglio esprimere solidarietà a Paola Egonu e lo sdegno più totale per questo grave gesto di becero razzismo. Il mio impegno contro ogni forma di discriminazione è massimo, soprattutto per sensibilizzare i più giovani su episodi come questo. Forza Paola sei il nostro orgoglio", ha scritto Tajani su X.
I messaggi di solidarietà arrivano da ogni parte politica. “Il murale di Laika dedicato a Paola Egonu è stato vandalizzato. Il razzismo fa schifo e va contrastato", ha scritto la segretaria del PD Elly Schlein sui suoi profili social. "Per noi chi nasce o cresce in Italia è italiana o italiano e continueremo a batterci per cambiare la legge sulla cittadinanza", sottolinea Schelin. Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha commentato la vicenda: “Paola Egonu, con la sua straordinaria prestazione alle recenti Olimpiadi di Parigi, coronata da una meritatissima medaglia d'oro, incarna l'eccellenza sportiva e la determinazione che tutti noi ammiriamo” ha detto Zaia. “I campioni si onorano, non si imbrattano”, conclude il presidente veneto.
Paola Egonu è da tempo al centro di polemiche legate al tema del razzismo, dell’identità italiana e della cittadinanza. L’ultima è nata da un post di Bruno Vespa, che scrive su X “Complimenti a Paola Egonu e Myriam Sylla, brave, nere, italiane. Esempio di integrazione vincente”, scatenando le critiche social che sottolineano che Egonu e Sylla sono italiane nate in Italia e che quindi l’integrazione non le riguarda.