Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ROMA

Morte di Francesco Valdiserri, condannata la 24enne che l’ha investito: 5 anni per omicidio stradale

Chiara Silvestri ha chiesto il rito abbreviato. L’incidente è avvenuto la notte del 19 ottobre sulla via Cristoforo Colombo di Roma, la ragazza aveva un tasso alcolico di tre volte oltre al soglia

Francesco Valdiserri e il luogo dell'incidente. Condannata la giovane automobilista

Francesco Valdiserri e il luogo dell'incidente. Condannata la giovane automobilista

Roma, 12 luglio 2023 – È stata condannata a cinque anni di carcere Chiara Silvestri, la ragazza di 24 anni che la notte del 19 ottobre scorso ha travolto e ucciso il 18enne Francesco Valdiserri a Roma. Lo ha deciso il gup Valerio Savio al termine del processo per omicidio stradale aggravato, svolto con il rito abbreviato. Una condanna severa che supera la richiesta avanzata stamattina dal pm Erminio Amelio: il magistrato aveva proposto una pena di 4 anni e sei mesi.

Condannata per omicidio stradale, alla giovane automobilista è stata contestata l’aggravante: il test alcolemico effettuato subito dopo l’impatto era risultato positivo. Aveva in corpo un tasso alcolico di tre volte superiore al limite consentito. La 24enne ha chiesto di essere processata con rito abbreviato che le ha garantito la riduzione a un terzo della pena. L’impatto era avvenuto lungo la via Cristoforo Colombo. 

L’incidente

L’incidente è accaduto in via Cristoforo Colombo a Roma. Secondo la ricostruzione dell’incidente, quella sera la 24enne viaggiava a bordo della sua Suzuki Swift ad una velocità sostenuta. E quando ha impegnato l'incrocio sulla via Cristoforo Colombo ha perso il controllo della sua auto. Prima ha travolto il 18enne – che stava camminando con amico, rimasto miracolosamente illeso – e poi si è schiantata contro un albero del viale. Sarebbe stata una brusca sterzata a fare perdere il controllo della carreggiata, facendola finire sul marciapiede su cui camminava la vittima.

Troppo alcol

A Chiara Silvestri era stata ritirata la patente per sei mesi per essersi rifiutata di sottoporsi al test antidroga. Ma la verifica del tasso alcolico non aveva lasciato spazio a dubbi: troppo alcol in corpo, tre volte oltre al soglia consentita dalla legge.