Roma, 15 novembre 2024 – “Lo studio del medico dove è stata operata Margaret Spada, non risulta autorizzato per attività procedurali”. Lo comunica il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. La 22enne originaria del Siracusano, è morta al Sant’Eugenio dopo aver effettuato l’anestesia locale per un intervento di rinoplastica nell’ambulatorio di un centro medico della Capitale, in zona Eur. “Daremo agli investigatori e ai Nas tutte le informazioni. Da una prima analisi, non ci risulta un’autorizzazione sanitaria valida. Queste sono le informazioni che ho assunto in via sommaria. Gli uffici stanno approfondendo”, afferma Rocca a margine di una conferenza al Sant’Andrea.
Alle due del pomeriggio, dopo le opportune verifiche, fonti confermano a Quotidiano.net che lo studio non risulta autorizzato né dalla Regione Lazio né dalla Asl Roma 2, quella di riferimento per zona.
Oggi è il giorno dell’autopsia, l’esame che potrà chiarire le cause della morte di Margaret Spada.
“I familiari chiedono di conoscere circostanze e cause che hanno provocato la morte della figlia. Ho chiesto che venga eseguito anche l'esame tossicologico per accertare i principi attivi, la concentrazione e la quantità del farmaco iniettato”, spiega l’avvocato Alessandro Vinci, legale della famiglia. La ragazza lavorava come receptionist in una Rsa di Lentini, il comune della provincia di Siracusa dove viveva con la famiglia.
L’avvocato: “Inaccettabile”
L’autopsia verrà effettuata dai medici legali del Policlinico di Tor Vergata. “La cosa assurda – ha sottolineato l’avvocato al sito LeontiNoi News – è che comunque si trattava di un intervento di routine e che una ragazza di 22 anni tornerà a casa dentro una bara. Questo per la famiglia è inaccettabile. Io andrei cauto a parlare di sala operatoria, non ci trovavamo certo in una struttura ospedaliera: è un ambulatorio, un centro medico”.
Due medici indagati per omicidio colposo
La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico dei due medici, padre e figlio, titolari dell’ambulatorio dove è stata eseguita l’anestesia locale che avrebbe portato alla morte della ragazza. “I due medici – ricorda l’avvocato – sono accusati di omicidio colposo e per i due potrebbero scattare altre accuse, anche profili amministrativi, relativi alla struttura dove è avvenuto il fatto”. Gli inquirenti non sono riusciti a trovare nello studio medico la cartella clinica della ragazza e il consenso informato sui rischi dell’intervento, obbligatorio per legge.
“Era felice, aspettava l’intervento da tanto”
"Era felice, aspettava da un sacco di tempo di fare quel piccolo intervento. Una cosa non invasiva, ci aveva detto. Era decisa a farlo e per niente preoccupata. E non lo ero neppure io, nessuno poteva immaginare una tragedia simile". A dirlo è Francesco Terranova, titolare della Rsa di Lentini (Siracusa) in cui lavorava Margaret Spada. L'ultima volta che l'ha vista è stato il 3 novembre, il giorno prima di volare nella Capitale per realizzare uno dei suoi sogni: eliminare quella piccola imperfezione al naso che per lei era diventata un cruccio.
Da due anni Margaret lavorava alla reception della Rsa. "Una ragazza solare, sempre disponibile – ricorda Terranova – mai un problema, una discussione. Mai neppure un giorno di malattia, un'assenza. Era una grande lavoratrice. È una perdita immensa e lo dico non solo dal punto di vista professionale. Aveva appena 22 anni, tutta la vita davanti. Un dramma su cui è giusto che si faccia chiarezza per capire cosa è successo”.
Toccherà ai magistrati chiarire cosa sia successo nello studio del medico contattato sui social. Il pm titolare del fascicolo, Erminio Amelio, ha affidato l'incarico per l'autopsia all'istituto di medicina legale del Policlinico di Tor Vergata.
Il sindaco: “Assurdo sia accaduto a Roma”
Per Terranova è importante che sulla vicenda l'attenzione resti alta. Anche da un punto di vista mediatico. "Per aiutare altri ragazzi, perché non succeda più quello che è successo a Margaret. Le indagini chiariranno se era tutto in regola, ma certo non si può morire così. Non a 22 anni". A non darsi pace è un'intera comunità.
Il papà di Margaret è molto noto in paese. Infermiere, ex consigliere comunale, molto impegnato nel sociale e nel mondo sportivo. "Siamo ancora increduli e sconvolti – dice il sindaco Rosario Lo Faso – Margaret non è andata all'estero, ma in uno studio medico della Capitale, da un chirurgo italiano per un intervento di routine. È inaccettabile quello che è accaduto. Ci stringiamo alla famiglia in questo momento di immenso dolore".