Anzio (Roma), 4 novembre 2023 – É stato risolto il mistero dell’anziana trovata legata e rinchiusa in una cappella del cimitero di Anzio, vicino Roma, lo scorso 25 ottobre. Una strana aggressione verso una signora di 76 anni andata a sistemare la tomba del defunto marito, avvenuta senza un apparente motivo ma che, due giorni fa, ha portato gli inquirenti a individuare due uomini collegati alla vicenda. Oggi il gip di Velletri ha convalidato il fermo dei due uomini e per entrambi è stata disposta la custodia cautelare in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Sarebbe infatti morta la 76enne trovata legata e imbavagliata con del nastro adesivo nel cimitero che è stata salvata solo perché una persona l'ha vista a terra, ha chiamato subito il custode che le ha tolto il bavaglio e ha chiamato i soccorsi.
Risolto il mistero: ecco chi ha aggredito l’anziana
È l'ex genero della 76enne uno dei due uomini fermati per aver imbavagliato e legato la donna al cimitero. Secondo quanto si apprende, l'ex compagno della figlia, due mesi prima, era stato allontanato dalla casa familiare con divieto di avvicinamento a quest'ultima, con provvedimento cautelare disposto dal gip di Velletri, per l'ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia. Le attività d'indagine della Squadra Mobile e del commissariato di Anzio hanno consentito di ricostruire compiutamente la dinamica del delitto, facendo emergere gravi indizi relativi al risentimento dell'ex genero nei confronti della vittima e di sua figlia, l'ex compagna che aveva deciso di interrompere la relazione con lui. L'uomo, già nella fase di preparazione dell'aggressione, avrebbe operato con un complice, ponendo in essere un vero e proprio agguato che, per le modalità con cui è avvenuto, avrebbe potuto uccidere l’anziana signora. Gli inquirenti a casa del complice hanno trovato fascette uguali a quelle con cui era stata legata la donna.
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