Roma, 23 novembre 2022 – Le raffiche di vento hanno “spazzato via” 40 stabilimenti balneari sui 60 presenti sul litorale di Ostia, causando forti danni a bar, ristoranti e le cabine lungo le spiagge. Eroso dalla forza del mare anche il bagnasciuga: all'indomani dell'ondata di maltempo che ha investito Roma e il Lazio, è iniziata la conta dei danni. I gestori hanno scritto al prefetto, chiedono il blocco delle tasse e un piano di risarcimento danni. “La situazione è molto grave, stimiamo di aver subito 4,5 milioni di danni”, spiega Renato Papagni, presidente di Federbalneari Roma. L’allerta resta alta: venerdì è prevista una nuova mareggiata.
L’appello al prefetto
“Almeno 40 stabilimenti su 60 sono stati colpiti. La cosa più grave – continua – è che le onde molto alte hanno spinto l'acqua a ridosso della strada e tutte le strutture, come cabine, bar e ristoranti, sono state invase. Abbiamo già scritto al prefetto per mettere in sicurezza tutti gli stabilimenti. Noi dobbiamo rispettare le ordinanze comunali e lasciare accesso libero alla spiaggia, ma in questa situazione è pericolosissimo''.
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Sono state 250 gli interventi realizzati dai vigili del fuoco su tutto il litorale romano, le zone più compite dalla perturbazione è stata la costa tra Anzio e Nettuno fino a Fiumicino. ''L'erosione ha portato via 50 metri di spiaggia – spiega Papagni – e adesso siamo in una situazione di estrema vulnerabilità: basta una piccola mareggiata per creare altri problemi”.
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“Stagione a rischio, stop ai tributi”
A rischio la prossima stagione. “In queste condizioni rischiamo di non aprire la stagione balneare. Per questo – puntualizza Papagni – chiediamo alla Regione di mettere in piedi un piano di emergenza per il ripascimento (il ripristino della spiaggia, ndr) e al sindaco chiediamo la sospensione di ogni tributo: siamo sfiancati e dovremo spendere soldi per rimettere a posto le strutture. Adesso siamo molto preoccupati perché venerdì è prevista un'altra mareggiata''.