Roma, 2 ottobre 2024 – Il Tar del Lazio ha confermato il divieto alla manifestazione pro Palestina indetta per sabato 5 ottobre a Roma e per la quale era stato deciso il divieto dalla Questura di Roma. Nel provvedimento di rigetto i giudici spiegano di ritenere che e "nel contemperamento tra i vari interessi, individuali e pubblici, coinvolti, non sia manifestatamente irragionevole la valutazione operata dall'autorità amministrativa". Manca poi "il presupposto dell'estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio". Quindi, continua il Tribunale amministrativo regionale, "deve essere respinta l'istanza di misure cautelari provvisorie monocratiche, presentata dai ricorrenti, e deve essere fissata, per la trattazione collegiale della domanda cautelare, la camera di consiglio" che sarebbe prevista per il 29 ottobre prossimo.
Nella capitale resta però la massina allerta e si innalzano i dispositivi di sicurezza per il fine settimana. "C'è un divieto che verrà fatto rispettare con rigore", ha dichiarato questa mattina il neo questore di Roma, Roberto Massucci, chiarendo però che "è in corso un processo di mediazione e discussione con i promotori". "Il senso del divieto non va sottovalutato – ha proseguito – perché esiste un ordine pubblico della materiale attività di polizia che evita gli incidenti, ma esiste anche un ordine pubblico ideale, che è patrimonio di tutti". Massucci ha annunciato la convocazione di un "tavolo tecnico" per il 4 ottobre proprio per affrontare la questione.
Intanto sui social diversi sono i messaggi che informano della decisione del Tar e rilanciano rispetto ai presidi previsti per il 5 ottobre, sia davanti alla stazione Ostiense che all'Esquilino. Al contrario la Comunità palestinese di Roma e Lazio ha deciso di non disobbedire, concordando la data del 12 ottobre.