Roma, 25 novembre 2023 – “Per Giulia, per tutte, grideremo forte”. Quel grido partito dal Circo Massimo ha attraversato tutta la capitale fino a piazza San Giovanni. Il corteo organizzato da Non una di meno – un’onda fucsia di “almeno 500mila persone”, secondo le organizzatrici – ha sfilato in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Tra slogan e mazzi di chiavi sventolati al cielo, i manifestanti hanno fatto sentire la propria voce per Giulia Cecchettin e tutte le altre vittime di violenza di genere: 107 solo da inizio anno. Tra la folla si sono viste anche bandiere della Palestina.
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Il numero dei partecipanti
Al corteo di Non una di meno a Roma hanno partecipato migliaia di persone. “Roma è invasa dalla marea fucsia. Siamo almeno almeno 500mila”, è questa la stima delle organizzatrici. Mentre secondo fonti Agi al raduno al Circo Massimo erano in 50mila.
Tra le presenze istituzionali annunciate e confermate, il segretario della Cgil, Maurizio Landini, il sindaco di
Roma, Roberto Gualtieri e la leader Pd, Elly Schlein. Non dovrebbe esserci invece Elena Checchettin.
Presenti anche Paola Cortellesi, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Noemi, Luisa Ranieri, Luca Zingaretti e Ferzan Ozpetec.
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Schlein: “Fermiamo la mattanza”
"Una straordinaria manifestazione, sia a Roma che da altre parti d'Italia – ha detto la segretaria dem, Elly Schlein, dalla manifestazione nella capitale –. È un segnale molto importante, il paese chiede di fare un passo in avanti contro la violenza di genere. Bisogna insistere sulla prevenzione, per sradicare la cultura patriarcale. Va contrastata a partire dalle scuole con l'educazione all'affettività. Bisogna mettere le risorse che mancano sulla prevenzione, formazione e emancipazione economica delle donne. Vogliamo fermare questa mattanza".
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Il percorso
Il corteo ha attraversato la città: da via dell'Ara Massima di Ercole fino a piazza San Giovanni passando per Porta Capena, via di San Gregorio, via Labicana, viale Manzoni e via Emanuele Filiberto.
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Tensioni davanti a sede di Pro Vita & Famiglia
Ci sono stati momenti di tensione davanti alla sede di Pro Vita & Famiglia in viale Manzoni. Sono state lanciate bottiglie e fumogeni contro l'edificio che era presidiato dalle forze dell'ordine. Il gruppo di manifestanti si è poi allontanato. Sul posto blindati e agenti in tenuta antisommossa.
Non una di Meno: “Siamo tutte Elena Cecchettin”
''L'attenzione dopo gli ultimi femminicidi, in particolare di Giulia Cecchettin, si è alzata. In realtà ci sono state mobilitazioni durante tutti gli ultimi giorni e questo è soltanto il prosieguo della serie di mobilitazioni in tante città italiane'', spiegano le attiviste di Non una di meno all’Adnkronos.
Sulla presenza di bandiere e cori pro-Palestina, le organizzatrici hanno dichiarato: ''Per noi significa portare la bandiera di un popolo oppresso che sta subendo violenza. Di uno Stato non riconosciuto a livello internazionale. Noi siamo contro tutte le violenze e non esistono vittime di serie A e di serie B”.
Quanto alla partecipazione di Elena Cecchettin, ''siamo tutte Elena, lei è qui con tutte noi'' al di là della sua partecipazione, (che non c’è stata ndr), ''portiamo avanti la sua voce e la sua lotta. Ci siamo riconosciute tutte nelle sue parole''.
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