![Gisella Cardia e la statua della Madonna di Trevignano Gisella Cardia e la statua della Madonna di Trevignano](https://www.quotidiano.net/image-service/view/acePublic/alias/contentid/NjhlNmU1MTYtY2Q4Ni00/0/gisella-cardia-e-la-statua-della-madonna-di-trevignano.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Gisella Cardia e la statua della Madonna di Trevignano
Roma, 13 febbraio 2025 - Colpo di scena sul caso di Trevignano: il sangue ritrovato sulla statua della Madonna è di Gisella Cardia. È una svolta importante nell’intricato caso delle presunte lacrimazioni mariane – su cui la procura ha aperto un fascicolo – e sul ruolo della ‘Santona’ nel guidare i fedeli, ‘sconfessato’ anche dal Vescovo. Nel mirino degli inquirenti, le lacrime di sangue che sgorgavano dalla statua. Gisella Cardia, alias di Maria Giuseppa Scarpulla, è la 'veggente' di Trevignano che dice di parlare con la Beata Vergine: è indagata per truffa insieme al marito.
Le analisi sulle ‘lacrime’ di sangue
Il sangue prelevato dagli investigatori è stato analizzato nei laboratori romani di Tor Vergata. In prima battuta era emerso che si trattasse di sangue umano e femminile. Poi, secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, sarebbe arrivata l'attribuzione del profilo genetico che risulta perfettamente sovrapponibile a quello della 'Santona'.
La donna, davanti ai suoi seguaci, ha sempre sostenuto che la lacrimazione fosse vera e, dunque, che si trattasse di un fenomeno sovrannaturale. Il fatto era già stato smentito dalla Chiesa - dopo un'indagine religiosa della Diocesi di Civita Castellana - e ora confermato dalle analisi di laboratorio. La procura di Civitavecchia intanto aveva aperto un'inchiesta.
La legale: "Ovvio sia di Gisella, è la proprietaria”
“Sembrerebbe che il sangue appartenga a una donna, ma è ovvio che sia stato ritrovato quello di Gisella perché la signora è la proprietaria di quella Madonnina e, come tale, basta solo il contatto per rilevare il dna”. È l'avvocato Solange Marchignoli, legale di Gisella Cardia, a commentare la consulenza genetica di laboratorio effettuata sui campioni presi dalla statua della Madonna di Trevignano che sarebbero riconducibili alla sua assistita.
Nessuna notizia ufficiale
Consulenza che, specifica l'avvocato, "ancora non è nelle mani di nessuno”. E continua: “Chi ha diffuso la notizia, se l'ha rilasciata qualcuno, lo ha fatto prima che venissero formalmente avvisate la difesa e i consulenti di parte".
"Lanciare la notizia sul ritrovamento del dna di Gisella è pericoloso, perché allo stato attuale non abbiamo gli atti, non abbiamo la consulenza, non ci sono notizie ufficiali: potrebbe quindi essere una notizia verosimile che però lascia il tempo che trova".
Traccia mista o singola?
"Sarà fondamentale leggere questa perizia - spiega Marchignoli - affinché si capisca se la traccia è singola o mista: se fosse singola, il sangue sarebbe di Gisella. Se la traccia invece risultasse mista, bisognerebbe vedere se i tecnici sono in grado di discernere se le tracce del dna provengono dal sangue, da contatto o dalla saliva.
Una traccia mista in cui ci sono vari dna, anche fossero solo due tra cui quello di Gisella, significherebbe solo ciò che già sappiamo: che sulla statua c'è il suo dna. Il che vorrebbe dire tutto e niente. Non sappiamo chi possa essere l'altro, potrebbe essere di 'ignoto uno' come della Madonna. Nessuno sa quale sia il dna di Maria, al di là delle questioni di fede. Non abbiamo comparazione".