Roma, 26 ottobre 2022 – Potrebbero essere sgomberati da un momento all’altro gli studenti del Liceo Pilo Albertelli di Roma, la scuola starebbe pensando di denunciare l’occupazione dell’istituto di via Manin. “L'occupazione è avvenuta questa notte. Dopo un'ora di assemblea abbiamo votato e deciso di occupare la scuola”. Dopo i momenti di tensione ieri alla Sapienza, il collettivo del liceo classico Albertelli ha deciso così di mostrare solidarietà agli studenti della Sapienza e di protestate contro “i metodi usati” dalla polizia. “C'è un clima di paura – dicono gli studenti – quello che è successo ieri ci ha colpito. È stato assurdo vedere quella carica. La Sapienza è un luogo degli studenti per gli studenti. C'è paura ma non sparisce la determinazione, anzi”, spiegano i ragazzi. I banchi accatastati dietro alla porta, gli studenti del collettivo si sono barricati nella scuola.
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Si teme lo sgombero
La scuola avrebbe deciso di denunciare i ragazzi che hanno occupato il liceo. “Il preside non sta parlando con noi rappresentanti degli studenti e avrebbe delegato il vicepreside a denunciare gli occupanti”, spiega Tommaso. “Abbiamo impresse nella testa le immagini di ieri – continua – e mi chiedo come sia possibile che il preside ci vieti ancora un'interlocuzione e a gamba tesa ipotizza una denuncia e uno sgombero. Sarebbe triste se si riproponesse la stessa dinamica di ieri alla Sapienza ma è un rischio che abbiamo messo in conto”. Gli studenti hanno comunque l'intenzione di rimanere anche prossimi giorni, precisando però di aver messo “tutto in sicurezza all'interno della scuola, chiudendo anche la biblioteca e alcune aule”.
L'occupazione: cosa è successo
Occupato il Liceo Pilo Albertelli di Roma, la prima protesta studentesca dopo gli scontri avvenuti ieri all'Università Sapienza. "La prima occupazione in tutto il Paese, costruita per mandare un segnale al Governo che oggi e domani riceverà la fiducia parlamentare", spiegano gli studenti che alle 8 di questa mattina sono entrati nella scuola, in zona Termini Esquilino, e hanno acceso fumogeni da una delle finestre, srotolando uno striscione bianco con la scritta rossa e nera “Albertelli occupato”.
Scuola occupata: ecco perchè
“Questa è la risposta migliore alla repressione poliziesca e alla deriva reazionaria che abbiamo visto ieri alla Sapienza”, scrive il movimento studentesco Osa. La protesta dei giovani alunni arriva, infatti, all'indomani degli scontri avvenuti ieri davanti alla facoltà di Scienze politiche dell'università La Sapienza. Un gruppo di studenti è stato caricato dalla polizia mentre cercava di fare irruzione in un convegno organizzato dal collettivo studentesco di destra.
Le rivendicazioni dei giovani liceali del Bertelli sono legate anche al nuovo Governo e all’istituzione del nuovo Ministero all’Istruzione e al Merito. “Un governo che si insedia con premesse pessime: Valditara, complice del taglio di 10 miliardi su scuola e università della Riforma Gelmini, come ministro dell'Istruzione e l'aggiunta del concetto di ‘Merito’ sono punti di partenza sconcertanti”, spiegano i giovani che hanno occupato la scuola capitolina. “Una retorica sui giovani, quella portata avanti in questi primi giorni da governo e dalla presidente del consiglio Meloni, vuota e insopportabile. Verso le elezioni abbiamo presentato le Cento proposte per la scuola pubblica e 136 candidati, tra Centrosinistra, Unione Popolare e Movimento 5 Stelle, lo hanno sottoscritto, ma nessuno dei candidati e delle candidate della coalizione di centrodestra ha fatto lo stesso".