Martedì 19 Novembre 2024

Latina, lavoratore perde un braccio ed è ferito alle gambe. Sindacati: “Lo hanno scaricato davanti a casa”

La procura sta indagando per le lesioni gravissime che un 30enne indiano ha riportato in un'azienda agricola. Flai Cgil: “Non è un film dell'orrore, purtroppo è tutto vero”

Incidente a Latina

Incidente a Latina

Latina, 17 giugno 2024 - Ferito gravemente, perdendo un braccio, e con le gambe lacerate per un incidente sul lavoro, invece che essere soccorso sarebbe stato scaricato davanti casa. Ora si trova in ospedale. E' il "gravissimo incidente sul lavoro di oggi pomeriggio in una azienda agricola in provincia di Latina, nei pressi di Borgo Santa Maria, dove un lavoratore di nazionalità indiana addetto al taglio del fieno ha avuto un braccio staccato da un macchinario e riportato altre gravi fratture. All'orrore dell'incidente si aggiunge il fatto che, invece di essere soccorso dai datori di lavoro, è stato scaricato come un sacco di rifiuti in prossimità della sua abitazione", denuncia la Flai Cgil, che con la segretaria generale di Frosinone Latina è accorsa subito sul posto per vedere cosa fosse successo.

La procura di Latina sta indagando per le lesioni gravissime che ha riportato in un'azienda agricola un 30enne indiano. L'uomo, dai primi accertamenti stava lavorando a un macchinario quando è rimasto ferito nel pomeriggio tra le 16 e le 18. Sono in corso approfondimenti investigativi da parte dei carabinieri che stanno ascoltando diversi testimoni. Al vaglio anche la posizione contrattuale del 30enne.

Hardeep Kaur, segretaria generale Flai Cgil Frosinone Latina: "Sono stata contattata da un lavoratore che mi ha inviato la foto di un arto staccato spiegandomi che si trattava di un incidente avvenuto a un compagno di lavoro, che in condizioni disperate è stato scaricato in strada da un pulmino 9 posti. Non è un film dell'orrore, purtroppo è tutto vero! Qui non siamo solo di fronte a un grave incidente sul lavoro, cosa già di per sé allarmante ed evitabile, qui siamo davanti alla barbarie dello sfruttamento, che calpesta le vite delle persone, la dignità, la salute e ogni regola di civiltà. Questi campi, queste strade, questi borghi e contrade li presidieremo ogni giorno e per le prossime settimane saremo in tantissimi, perché non si può lavorare in queste condizioni".