Roma, 27 settembre 2023 – Truffe in agguato dietro l’IT-alert, il test di emergenza è l’occasione più attesa dagli hacker. Sono sempre più numerosi i tentativi di hackeraggio segnalati dagli utenti: Sms fasulli con fantomatici link da cliccare per rubare dati o diffondere virus. Ecco cosa sapere sulle truffe e i trucchi per non cadere nel tranello.
È importante sapere che non c’è nessun link da cliccare e nemmeno App da scaricare o una eventuale registrazione su qualche sito. Il test IT-alert arriva a tutti in modo anonimo e gratuito, secondo le direttive sulla privacy. Alle 12 di oggi, nel Lazio arriveranno migliaia di notifiche inviate dalla protezione civile per sperimentare il nuovo sistema di emergenza. Il test era previsto per la settimana scorsa, ma l’emergenza reale per l’arrivo del maltempo ha fatto slittare la prova.
Come riconoscere il messaggio
Prima ci sarà un suono simile a una sirena – così da non poterlo confondere con le altre App che si usano quotidianamente sul cellulare – e poi si aprirà una notifica push con il messaggio di testo: “IT-Alert è un messaggio di test del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario”.
Evitare le truffe
Gli esperti di cybersecurity avvertono: attenzione alle truffe degli hacker. Troppo ghiotta la situazione per i truffatori del web, in tanti temono l’invio a cascata di messaggi fasulli con link che altro non faranno che rubare dati o installare dei virus.
“Molte persone non hanno ancora familiarità con il concetto di messaggio di allerta, il che le rende bersagli ideali per i malintenzionati”, spiegano gli esperti. Una situazione ideale per gli hacker che oggi potrebbero inviare sugli smartphone dei laziali strani Sms, e-mail o messaggi in chat. In ogni caso, è bene sapere che il Governo e la protezione civile richiederanno risposte, link da cliccare o dati da inviare. Perfino il questionario da compilare online in caso non si riceva il messaggio prevede l’anonimato.
La bufala degli Sms
Il fatto che tante persone non conoscano con precisione come sono fatti i messaggi di IT-Alert, potrebbe facilmente portare qualcuno “ad essere facilmente ingannate da truffatori e hacker via Sms”. Nelle ultime ore si stanno diffondendo ‘bufale’ di ogni genere: dalle risposte da fornire dopo l’arrivo dell’IT-alert ai motivi per cui qualcuno potrebbe non ricevere il messaggio o link di fantomatici siti dove caricare i propri dati personali. Tutto falso: dopo il messaggio, non bisognerà fare assolutamente nulla.
Il consiglio è di ignorare eventuali Sms che potrebbero arrivare sul proprio telefono e avvisare le autorità – protezione civile, carabinieri o polizia postale – per bloccare sul nascere ogni tipo di attacco da parte di hacker esperti. E ovviamente cancellare subito il messaggio fasullo.
Il questionario: come non cadere nel tranello
Il questionario predisposto dal Ministero con 24 domande non non richiede alcuna informazione personale, tranne la città di residenza, il brand dello smartphone e la compagnia telefonica utilizzata. “Informazioni necessarie per valutare la qualità del servizio”, spiegano dalla protezione civile.