Roma, 5 settembre 2023 – “Purtroppo questa volta non sono riuscita a salvarti. Una cosa è certa: starai vicino a papà come volevi. RIP sorellina mia”. Sono parole cariche di dolore quelle apparse nella notte sul profilo social di Monica Nappini, l’infermiera uccisa ieri a Roma. Rossella Nappini - ‘Rossè’, come la chiamavano in famiglia – è stata accoltellata nell’androne di un palazzo.
E forse nelle parole della sorella, potrebbero esserci tracce utili alle indagini: “questa volta”, due parole cariche si significato che potrebbero celare altre aggressioni o violenze subite in precedenza dalla 52enne uccisa a Primavalle. Stamattina è stato fermato l’ex compagno, un 45enne di nazionalità marocchina sospettato per l’omicidio. E solo poche ore prima, intorno alle 5 di questa mattina, la sorella Monica ha scritto parole piene di amore per quella vita spezzata. Nel post, anche una bella foto in bianco e nero di Rossella, sorridente e bellissima con in braccio il suo cagnolino.
Il cognato: “Non è Giusto Rossè”
Solo una frase, dura e diretta, squarcia il silenzio imposto dal dolore. “Non è Giusto Rossè”, ha scritto ieri pomeriggio il cognato dell’infermiera uccisa, Francesco Mariani, su Facebook. E tre ore prima, la sua bellissima foto cercata tra le tante sul telefono e nell’album di famiglia. La stessa foto che poi ha ripostato la sorella Monica.
“Cavolo Rosse’ non trovo una foto che stiamo insieme. Voglio ricordarti così Cognata Mia. Ricordo perfettamente quando stampammo sta foto assieme. T’ho voluto bene malgrado i nostri litigi. Mi mancherai tantissimo capocciona mia!! Che la terra ti sia lieve RIP”, ha scritto ieri Francesco Mariani.