Roma, 28 giugno 2023 - Perizie e testimonianze. Un tassello dopo l'altro le carte processuali ricostruiscono l'incidente mortale avvenuto a Casal Palocco tra il Suv Lamborghini degli youtuber TheBorderline e la Smart con a bordo una mamma e i suoi due bimbi. "La velocità eccessiva della Lamborghini e la violenza dell'impatto contro la Smart sono avvalorate dall'assenza di tracce di frenata prima dello stesso, e dalla presenza invece di segni di scarrocciamento dopo la collisione, impresse dalla Smart per metri 21,70". È quanto emerge dall'ordinanza con cui la gip di Roma ha disposto i domiciliari per il ventenne Matteo Di Pietro, che nell'incidente del 14 giugno scorso a Roma uccise il piccolo Manuel di cinque anni. Di Pietro correva alla guida dell'auto portando avanti la sfida di 50 giorni in auto.
Intanto sono attesi per i prossimi giorni i primi risultati della consulenza disposta dai magistrati sulle telecamere a bordo e sulla velocità del Suv Lamborghini guidato dallo youtuber. Secondo l'ordinanza di custodia cautelare che ha disposto gli arresti domiciliari per Di Pietro, accusato di omicidio stradale aggravato, il veicolo avrebbe raggiunto i 124 chilometri orari in via Macchia di Saponara (oltre il limite dei 30 in quel tratto di strada), a Casal Palocco, pochi istanti prima di impattare con la Smart.
Il rilievo affidato dai pm, anche per accertare la dinamica, punta a stabilire con massima precisione i parametri dell'auto in quei momenti. I magistrati stanno anche tentando di recuperare tutto il materiale video delle telecamere che erano a bordo dell'auto, le quali erano utilizzate registrare i filmati social degli youtuber. Secondo alcuni dei passeggeri che erano all'interno della Lamborghini l'auto viaggiava oltre i limiti consentiti in quella strada, ma la percezione non sarebbe stata di una velocità che raggiungesse i 120 chilometri orari.