Roma, 25 giugno 2023 - A Casal Palocco è il tempo dell’addio, della preghiera. In migliaia alla fiaccolata per l’ultimo saluto del quartiere al piccolo Manuel morto il 14 giugno nell'incidente stradale che ha commosso l’Italia. Il piccolo, di soli 5 anni, ha perso la vita nel tragico scontro avvenuto tra la macchina della mamma di Manuel e il suv guidato da uno dei quattro youtuber del canale TheBorderline a bordo di una Lamborghini presa a noleggio e impegnati in una challenge: 50 ore a bordo dell’auto senza mai scendere.
Dietro a uno striscione con scritto "uniti per Manuel. Siamo al Vostro fianco", è partita, in un silenzio religioso, la fiaccolata per il piccolo Manuel. Dietro allo striscione le istituzioni: il presidente del Municipio X, Mario Falconi, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri. Il corteo è diretto verso la Parrocchia di San Timoteo, e si concluderà nel luogo dell'incidente.
"#Roma si stringe al dolore dei familiari del piccolo Manuel. In tantissimi qui a #CasalPalocco per ricordarlo ed esprimere vicinanza ai genitori e alla sua comunità. La sua inaccettabile morte ha spezzato il cuore a tutta la città", il tweet del sindaco di Roma Gualtieri, prima di arrivare alla fiaccolata per Manuel.
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Il percorso: dall'asilo al luogo della tragedia
Il quartiere a sud di Roma, luogo dell’incidente e dove vive la famiglia della vittima, si stringe attorno al dolore dei genitori e della sorellina di 3 anni. L'appuntamento questa sera, domenica 25 giugno: ritrovo alle 19:00 davanti l’asilo che frequentava il bimbo, in via Macchia Saponara 247/249, il corteo proseguirà su via Timocreonte fino ad attraversare tutto Casal Palocco. Tappa davanti la chiesa di San Timoteo, dove i partecipanti si raccoglieranno in preghiera. Il corteo proseguirà su viale Prassilla e via Aristonico di Alessandria. La fiaccolata terminerà all’incrocio con via Archelao di Mileto, luogo dell’incidente.
L'invito degli organizzatori
I promotori dell'iniziativa hanno chiesto di portare una luce e lasciare a casa polemiche e proteste: “Indossa una maglietta bianca per ricordarlo e porta una candela per illuminare il cielo”. Quello di stasera sarà un momento di riflessione e di raccoglimento per la comunità, non è ancora certo se la famiglia di Manuel, sconvolta dal dolore, parteciperà alla fiaccolata.
"Non solo abbiamo aderito a questa iniziativa, abbiamo anche chiesto, per quanto possibile, al Campidoglio, se ci saranno le condizioni, in caso di rinvio a giudizio, di costituirsi parte civile. Sappiamo bene che questo non risolve il problema della famiglia né il dramma di tutti noi, ma più solidarietà c'è e meglio è". Così il presidente del Municipio X, Mario Falconi, alla fiaccolata. "Quello che ha colpito maggiormente sono le modalità di questa tragedia, che ci consegnano un tipo di società che deve fare profonda riflessione sulla scuola, l'educazione civica e familiare - aggiunge - . Evidentemente la formazione di questi ragazzi li ha portati a credere che si può fare tutto per qualche like in più". "Qui il limite di velocità è 30 chilometri orari dappertutto - ricorda il minisindaco -, non credo quindi che sia il limite a 30 o 40 a fare la differenza, anche se fosse stato di 10 quei giovani, purtroppo, vivono su altri valori. Non conosco la famiglia di chi guidava la macchina, ma un ragazzo di vent'anni che fa quei filmati, lo dico da medico, è la diagnosi di come siamo oggi in questo Paese. Se non si investe nella scuola pubblica in modo forte per creare una società in cui l'educazione civica sia al primo posto, non cambierà mai nulla".
L’interrogatorio
Intanto proseguono le attività dell’inchiesta giudiziaria sull’incidente. Domani lunedì 26 giugno a piazzale Clodio potrebbe essere sentito per l’interrogatorio di garanzia lo youtuber 20enne Matteo Di Pietro, che era al volante del suv, preso a noleggio per 2mila euro al giorno, e da giovedì è ai domiciliari. Tra i motivi principali dell'arresto il rischio di fuga ma gli inquirenti hanno vietato al giovane anche qualsiasi contatto con il mondo esterno e con i social. Finora sul fascicolo aperto per l’incidente Di Pietro risulta come unico indagato per omicidio stradale e lesioni, ma potrebbero essere riascoltati anche gli altri tre ragazzi a bordo della Lamborghini, dove c’era anche una ragazza, salita sulla ipercar pochi minuti prima dell’incidente. La dinamica dello scontro è ancora da chiarire. Quello che finora sembra certo è che il suv al momento dell’impatto viaggiava ben oltre i 30 km orari previsti su quel tratto. Nuove perizie sono attese nei prossimi giorni così come sono al setaccio telefonini, pc, tablet e anche le videocamere utilizzate per la challenge.