Roma, 2 agosto 2023 – L’allarme diossine non cala, l’aria di Ciampino è sempre più inquinata. E oggi sono state diramante le prescrizioni di tenere porte e finestre chiuse per otto Comuni alle porte di Roma, compreso Ciampino dove sabato si è sviluppato un incendio in un impianto di stoccaggio di rifiuti. Le misure non riguardano per ora Roma.
Porte e finestre chiuse in 8 Comuni
A Ciampino, Marino, Albano, Grottaferrata, Castel Gandolfo, Ariccia, Lanuvio, Frascati si prescrive di tenere chiuse porte e finestre, limitare spostamenti e uso del condizionatore, lavare frutta e verdura. È quanto ha reso noto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, al termine della cabina di regia convocata a fine mattina per gestire le conseguenze dell'incendio nella discarica vicino all’aeroporto di Ciampino a cui hanno partecipato i sindaci del territorio e i tecnici di Regione con Asl e Arpa.
Rocca: “Non ci sono zone rosse, ma serve prudenza”
“Non c'è mai stato un diniego della vendita di alimenti – ha detto il presidente Rocca -. Rimane la richiesta di accuratezza dei lavaggi di frutta e verdura. Altrimenti sarebbe stata emanata un'ordinanza che sarebbe andata in una direzione differente”. Rocca ha invitato a "essere prudenti", sottolineando che si tratta di "uno stato di attenzione e monitoraggio: se si seguono pedissequamente le prescrizioni impartite dalla Asl si protegge la comunità".
Rocca ha chiarito che "non esistono zone rosse", ma laddove sia visibile il fumo e l'odore dovesse essere intenso è necessario seguire le prescrizioni di prudenza indicate.
I livelli di diossina e inquinanti nell’aria
Il livello delle diossine nell’aria registrato dai rilevatori di Arpa Lazio è arrivato a 42, con un aumento di cinque punti in sole 24 ore. Un limite che spaventa, visto che i lavori massimi di tolleranza indicati dell’Oms sono tra lo 0,1 e lo 0,3. Anche i valori di benzopirene 94 volte oltre limiti a causa dell’incendio scoppiato lo scorso 29 luglio all'impianto di stoccaggio di rifiuti ‘Eco Logica 2000’.
“Abbiamo chiesto ad Arpa di implementare la presenza delle centraline – spiega la sindaca di Ciampino, Emanuela Colella – a nome di tutti i cittadini interessati, abbiamo chiesto di velocizzare i risultati delle analisi e di effettuare una mappatura delle sostanze inquinanti presenti in tutti i territori coinvolti”. Intanto la discarica continua a bruciare.
I cittadini: “Disastro ambientale”
“Incendio di proporzioni gigantesche, un vero disastro ambientale”, sottolineano i comitati locali che venerdì faranno il punto della situazione in una conferenza stampa. “L'aria irrespirabile per l'odore acre del fumo ha coinvolto anche i residenti dei comuni dei Castelli Romani, sino a spingersi sulle zone del litorale. Le operazioni di spegnimento dei vigili del fuoco sono ancora in corso: cresce la rabbia dei cittadini, sollecitati a stare chiusi in casa e preoccupati di conseguenze gravi sulla salute”, dicono gli ambientalisti.
Aria irrespirabile: cosa dicono gli ultimi dati Arpa
Aumentano le diossine a Ciampino. Il sito di stoccaggio di rifiuti è costantemente monitorato attraverso le stazioni mobili installate dopo lo scoppio dell’incendio alle porte di Roma. Nell'ultimo aggiornamento del report di Arpa Lazio viene riportato che i valori dei campioni del 29 e del 30 luglio (sito 1 e 2) sono superiori al limite. Le diossine per il campione all'interno del sito, nella giornata del 30, sono infatti salite da 37 a 42 pg/m3, mentre la seconda centralina, che si trova a circa 600 metri in linea d'aria dall'impianto, è passata da 3.3 del 29 luglio ai 4pg/m3 del giorno successivo, sforando quindi il valore limite di 0,1-0,3 suggerito dall'Oms.
Rimane alto anche valore anche il benzopirene. Nel campionatore di riferimento della prima centralina è pari a 11, quando il valore limite è 1, scendendo comunque di molto rispetto pari a 94 ng/m3 rilevati nella prima giornata. Sale anche il valore del Pcb (policlorobifenili), che passa da mille a 6.700. “Per quanto riguarda i Pcb, non esistono limiti normativi o valori di riferimento”, precisano da Arpa.
Ma in base all'esperienza maturata dall'Arpa Lazio in occasione degli incendi più rilevanti avvenuti negli ultimi anni sul territorio regionale – da Eco X Pomezia 2017 a Tmb SalarioRoma 2018, Mecoris Frosinone 2019, Loas Aprilia 2020 – “i valori di Pcb misurati possono rientrare in un range molto ampio, che oscilla da meno di 200 a oltre 2.000 pg/m3”, sottolineano i tecnici regionali.