Roma, 10 luglio 2022 – "Presenteremo un esposto in Procura. Ci sarà anche una relazione della nostra protezione civile", così Sabrina Alfonsi, assessora all'Ambiente e ai Rifiuti di Roma Capitale, a margine del sopralluogo nell'area dell'incendio divampato ieri 10 luglio a Centocelle, alla periferia di Roma.
"Se il movente è di stampo mafioso non possiamo dirlo. Il tema è che in quasi tutti gli incendi c'è di mezzo la filiera dei rifiuti - ha aggiunto Alfonsi -. La zona da dove è partito l'incendio di ieri era stata sgomberata non più di un mese e mezzo fa e c'era un'area di smistamento dei rifiuti. Da qui è divampato il rogo, le fiamme hanno seguito la linea di questi rifiuti per arrivate poi agli auto demolitori".
Sommario:
Cosa è successo
Potrebbe essere doloso il vasto incendio scoppiato ieri a Centocelle, forse causato dalla combustione di un mezzo accatastato da un demolitore. Sull’incendio starebbe per calare l’ombra di un avvertimento mafioso. La procura di Roma non esclude alcuna pista in relazione al vasto incendio che ha interessato ieri l'area est della Capitale e, in particolare, alcuni autodemolitori nella zona di via Palmiro Togliatti. Minacciati di morte i cronisti arrivati stamattina sul posto: "Andate via o vi ammazzo".
"Roma è sotto attacco, il movente lo accerterà la magistratura, ma l'effetto è destabilizzante per lasicurezza dei cittadini e l'immagine della Capitale nel Mondo", dice la deputata del Pd, Beatrice Lorenzin. Nessun parla, ma i dubbi che i roghi delle ultime settimane siano dolosi e legati alle pressioni sui rifiuti sta avanzando velocemente. "La sola ipotesi che il fuoco possa avere origini dolose getta ombre inquietanti sugli interessi oscuri che minano l'azione del sindaco Gualtieri e della giunta impegnata a dotare la nostra città del termovalorizzatore e di una efficiente politica di gestione dei rifiuti". Ad affermarlo è l'assessore al Turismo di Roma Capitale, Alessandro Onorato.
"Avanti senza farci intimidire"
Dopo il maxi rogo dell’Aurelia, è andata a fuoco Centocelle: ma non solo. “È la quarta volta – continua Onorato – che si verificano tali eventi nel giro di nemmeno un mese, e a questo punto non sembra affatto frutto del caso. Sono certo che le indagini degli inquirenti non tralasceranno alcun dettaglio. Nel frattempo, andremo avanti con determinazione, senza farci intimidire, sulla strada della modernizzazione e del rilancio di Roma". E conclude: "Mentre Roma si riprende la scena internazionale ed è su tutti i giornali del mondo per la sfilata di Valentino e il concerto record dei Maneskin", ha osservato Onorato, "arriva l'ennesima sequenza impressionante di incendi”.
"Roma non può essere lasciata sola – prosegue la parlamentare Lorenzin – bisogna stare uniti attorno al sindaco Gualtieri e alle istituzioni capitoline tutte. È il momento dell'orgoglio della città e di una risposta corale da parte della politica e delle istituzioni. Spero – conclude Lorenzin – che gli inquirenti facciano presto luce sulla natura di queste vicende".
“Ora per gli autodemolitori è arrivato il momento di prendere una decisione, per lo spostamento. Il problema lì c'è perché per tanti anni c'è stato un rimpallo di competenza tra la Regione è il Comune”, dice il presidente del Municipio V, Mauro Caliste. “Ci sono autodemolitori regolari e non regolari. Quindi bisogna trovare un posto dove spostarli perché sicuramente è un'attività indispensabile in una città come Roma, però è chiaro che non possono stare all'interno della città. Poi stavano proprio in un parco, un parco archeologico come quello di Centocelle»,
Le minacce: “Andate via o vi ammazzo”
A rendere più forti i dubbi sulla natura del rogo è la reazione della gente, simile a quella scattata molte altre volte su terreni poco puliti. “Andate via o vi ammazzo. Vi sfasciamo tutto, che fate state riprendendo? Volete fare dei servizi?”. Sono le minacce, riprese anche in un video, rivolte ai cronisti da alcune persone nelle vicinanze delle strutture andate a fuoco, delle attività di autodemolitori che potrebbero essere abusive. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per tentare di riportare la calma.
Le indagini: 4 fascicoli aperti
I magistrati di piazzale Clodio hanno formalmente avviato una indagine alla luce anche delle informative trasmesse dalle forze dell'ordine. Al momento, chi indaga “non può escludere nulla” anche se, in base a quanto si apprende, è troppo presto per ipotizzare moventi mafiosi, anche se il timore c’è. Nelle scorse settimane i pm capitolini hanno avviato singoli fascicoli sui quattro maxiroghi che hanno interessato Roma nelle ultime settimane.
Il rogo: cosa è successo
È sotto controllo il maxi rogo di Centocelle, dove una cinquantina di vigili del fuoco continuano a lavorare per smassare le macerie ed evitare, così, che i focolaio nascosti possano riprendere fuoco. L’incendio è scoppiato ieri e subito si è allargato a macchia d’olio: sono andati a fuoco degli autodemolitori della zona – dove erano accatastate vetture con rimasugli di olio e combustibile, oltre a batterie esauste e copertoni – e sterpaglie.
"Continua l'opera di smassamento, bonifica e raffreddamento dei materiali stoccati nelle attività di autodemolizione, anche con l'impiego di escavatori. Le persone evacuate precauzionalmente durante le prime fasi di soccorso sono rientrate nelle proprie abitazioni nel corso della notte", fanno sapere dalla centrale operativa del 115. Ieri, una grossa nube nera ha invaso la Capitale, il timore è che possa contenere sostanze tossiche: le autorità hanno chiesto ai romani di tenere le finestre chiuse in attesa dei risultati delle analisi.
Strade ancora chiuse
"Dopo una notte di lavoro delle squadre di vigili del fuoco, è sotto controllo l'incendio delle attività di autodemolizione e di vegetazione tra via Togliatti, via Casilina, via dei Romanisti, via Fadda, nella zona di Centocelle", continua la nota dei Vigili del fuoco di Roma.
"Sono 50 i vigili del fuoco che stanno ancora operando – concludono i vigili – e 20 gli automezzi impiegati, anche il mezzo speciale Dragon, fatto arrivare dall'aeroporto di Fiumicino. Mantenuta chiusa ancora la via Palmiro Togliatti, tra via Casilina e via Fadda, per consentire il movimento dei mezzi di soccorso".