Sabato 27 Luglio 2024

Furto da film da oltre 800mila euro in gioielleria, c’è il finale: scoperta la “banda del buco” e recuperata la refurtiva

Il colpo era stato messo a segno a ottobre con la classica tecnica del buco nel muro in una gioielleria a due passi da piazza di Spagna

I carabinieri hanno scoperto la "banda del buco" e recuperato la refurtiva del furto da film in gioielleria commesso a Roma a ottobre

I carabinieri hanno scoperto la "banda del buco" e recuperato la refurtiva del furto da film in gioielleria commesso a Roma a ottobre

Roma, 23 marzo 2024 – É stato un furto da film con circa 400 pezzi, tra gioielli, pietre preziose, brillanti, orologi di valore, per un valore di oltre 800mila euro messo a segno lo scorso 3 ottobre in una gioielleria del centro di Roma con la “classica” tecnica del buco e poi la fiamma ossidrica per aprire la cassaforte. E ora è arrivato il finale con la refurtiva recuperata e la banda che aveva organizzato il colpo scoperta e arrestata. Stamattina è stata comunicata che c’è stata la svolta nelle indagini sul maxi furto da 800mila euro in una gioielleria di via Bocca di Leone. Su delega della Procura, i carabinieri della stazione di San Lorenzo in Lucina, hanno notificato un'ordinanza, emessa dal gip di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 8 persone di cui 4 arresti e 4 obblighi di presentazione in caserma. A finire in manette i tre autori materiali del furto e una donna che avrebbe stipulato polizze di pegno per sostituire i gioielli rubati con contanti. Disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di gioielli e monili per 120mila euro. 

L’indagine

L'indagine dei carabinieri, diretta dal pm del gruppo specializzo presso la Procura che si occupa di reati gravi contro il patrimonio, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, è durata circa 3 mesi. L'attività investigativa è partita dopo il furto da film commesso nella notte tra il 2 e il 3 ottobre nella gioielleria a due passi da piazza di Spagna attraverso un buco aperto nel muro effettuato da una parete del palazzo attiguo al negozio. Attraverso attività tecniche di geolocalizzazione e intercettazione telefonica gli investigatori sono risaliti ai tre autori del furto. A finire in carcere i due uomini che hanno effettuato il foro nella parete confinante e aperto la cassaforte con la fiamma ossidrica mentre il “palo” del colpo è ai domiciliari.

La banda

Si tratta di un 65enne romano, già coinvolto in indagini per furti con la tecnica del buco, tra cui uno 20 anni fa in una villa a Porto Cervo, e di due fratelli di 57 e 55 anni, di cui uno incensurato e insospettabile. Arrestata anche una donna per ricettazione e riciclaggio. Si sarebbe occupata di impegnare i gioielli in cambio di denaro. Sottoposti a obbligo di presentazione in caserma altre quattro persone per ricettazione. A quanto ricostruito subito dopo il furto gli autori hanno diviso il bottino. Alcuni lo hanno affidato a fedeli ricettatori che vendevano “porta a porta” i pezzi. In altri casi, invece, la refurtiva è stata “monetizzata” impegnandola in società specializzate oppure ceduta a Compro oro quando gli oggetti erano destinati alla fusione per ricavarne piccoli lingotti. Recuperati e sequestrati circa 400 pezzi tra gioielli, pietre preziose, brillanti e orologi. In parte sono stati riconosciuti dal proprietario della gioielleria.

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