Roma, 27 dicembre 2022 – È entrato in chiesa tra il silenzio generale il feretro di Franco Frattini, tra cordoglio delle più alte cariche dello Stato. Ad attenderlo, sul sagrato della Basilica dei Santi Apostoli c'erano di Roma c'erano i carabinieri in alta uniforme con il picchetto d'onore, così come previsto dal protocollo dei funerali di Stato approvati questa mattina dal Consiglio dei ministri La basilica era gremita: tanti i politici dislocali lungo la navata, tra cui spicca il volto del presidente Sergio Mattarella e della premier Giorgia Meloni, legata a Frattini da un'amicizia personale. Tra i presenti alla cerimonia funebre, i presidenti di Camera e Senato – Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa – la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra e molti ministri in carica, tra cui Piantedosi, Crosetto, Tajani, Calderoli, Urso e Anna Maria Bernini.
- Funerali di Stato
- "Caro Franco, sii orgoglioso di ciò che hai fatto"
- L’omelia del cardinale Re
- "Politico orientato al dialogo
- Il ricordo della Farnesina
- Chi era Frattini
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Funerali di Stato
Sono iniziati alle 11.30 nella Basilica Santi Apostoli della Capitale i funerali di Stato dell’ex ministro e presidente del Consiglio di Stato scomparso a 65 anni la sera della Vigilia di Natale al Policlinico Gemelli di Roma. La premier Meloni è arrivata insieme ai suoi ministri per l’ultimo saluto a un politico che tutti hanno definito “un servitore dello Stato”. A celebrare la cerimonia è stato il cardinale Giovanni Battista Re. Prima di dare avvio alle esequie, alle 11 si è riunito il Consiglio dei Ministri per l'esame approvare la delibera delle esequie di Stato. La riunione è durata una manciata di minuti. Ieri la camera ardente a Palazzo Spada – sede del Consiglio di Stato – che ha visto sfilare i più importanti nomi della politica fino alle 18.
Il presidente dei deputati di Forza Italia, Alessandro Cattaneo ha ricordato Frattini come “una persona di altissimo profilo che, anche da ministro degli Esteri, ha contribuito a rendere grande il nome dell'Italia nel mondo, dedicando tutta la sua vita al servizio del Paese. Una persona dall'alto profilo etico, che sarà ricordata per sempre con grande affetto e stima da parte di tutti", ha detto Cattaneo.
“Caro Franco, sii orgoglioso di ciò che hai fatto”
"Caro Franco, sii orgoglioso di ciò che hai fatto e di quello che sei". Sono le parole del giudice costituzionale Filippo Patroni Griffi, già presidente del Consiglio di Stato, intervenuto con voce rotta dalla commozione durante i funerali di Stato per il presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini. Patroni Griffi ha ricordato il "servizio reso alle istituzioni nell'interesse del Paese" e la "politica con la P maiuscola" portata avanti da Frattini.
"Ha sempre privilegiato le ragioni del dialogo costruttivo – ha continuato – il contrasto per lui era una offesa all'intelligenza. Insieme a lui si trovava sempre la quadra e questo spirito lo contraddistinse da ministro". E ancora: "Ci siamo conosciuti al Tar 40 anni fa. Era sempre disponibile a dare il suo impegno dove fosse richiesto – ha aggiunto Patroni Griffi - ci teneva a concludere la sua carriera come presidente, avrebbe avuto bisogno di concludere. Abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo e frequentarlo. La memoria tiene in vita le persone. Caro Franco sii orgoglioso di ciò che hai fatto e quello che sei", ha concluso.
L’omelia del cardinale Re
“Franco Frattini è stato un uomo di fede in Dio con la coscienza sempre attenta” all'epoca in cui ha vissuto e operato all’interno delle istituzioni italiane ed europee. "Benemerita figura del nostro Paese e servitore responsabile con dedizione alle istituzioni in Italia e all'estero, si è distinto per l'umanità, con una innata inclinazione a guardare al futuro”. Sono le parole che il cardinale Giovanni Battista Re ha pronunciato durante l’omelia in memoria del presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini. "Il mio primo incontro con lui avvenne ad alta quota a 3mila metri, in occasione di una messa voluta dagli Alpini", ha ricordato. "Ebbi poi rapporti con lui quando fu ministro degli Esteri – ha continuato – è stato un grande personaggio della vita istituzionale e politica italiana, considerato da tutti un leale servitore del bene della Nazione".
"Politico orientato al dialogo"
Non è mancato un accenno ai successi e agli incarichi di cui è stata costellata la carriera politica di Franco Frattini, omaggiato con i funerali di Stato. "A 27 anni era già avvocato dello Stato e poi magistrato in Piemonte – ha detto il cardinale –, nel 1986 consigliere di stato e poi nel 1995 ministro della funzione pubblica e degli affari regionali. Poi ministro degli Esteri, dove si rivelò un politico acuto e attento al dialogo caratterizzato dalla pacatezza con cui affrontava i problemi. Poi fu segretario europeo per la giustizia e presidente del consiglio di Stato".
Giovan Battista Re ha quindi evidenziato il valore del servizio di Frattini nello sport. "Per la validità del suo impegno in questo campo, fu insignito del collare d'oro dal Comitato olimpico". Non solo. "Manifestò sempre onesta competenza e rispetto per le persone. Equilibrio nel giudizio e coraggio nell'interesse pubblico – ha proseguito Re –. Persona di innegabile autorevolezza, dotato di carattere affabile e di tensione etica orientata al bene della comunità al di sopra degli interessi privati, ci lascia una lezione di vita nei tempi che stiamo attraversando. Alla moglie e alla figlia, viva partecipazione al loro dolore". Sempre rivolgendosi alla famiglia di Frattini, Re rimarca: "Le parole umane davanti alla morte valgono nulla, ma vogliamo assicurare loro la nostra vicinanza e condivisione del loro dolore".
Il ricordo della Farnesina
“Abbiamo condiviso momenti importanti, siamo stati nello stesso governo, ma soprattutto eravamo molto amici”, detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, arrivando ai funerali di Frattini. "Per ricordare la figura di Franco Frattini, il Ministero degli Esteri dedicherà a lui una sala del palazzo della Farnesina. Sarà un modo perché tutti, anche in futuro, apprezzino il suo lavoro da responsabile della politica estera italiana", ha annunciato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Franco Frattini ha rappresentato l'uomo di Stato per eccellenza, in ogni ruolo, ha rappresentato un interprete rigoroso delle norme, una riserva di serietà, di competenza a cui tutti abbiamo attinto". Lo ha detto il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, presente ai funerali. "Essere stato con lui in Parlamento e al Governo è stato un grande privilegio", ha aggiunto.
Chi era Frattini
Frattini, nato a Roma nel 1957, è stato deputato dal 1996 al 2004 con Forza Italia, e nuovamente dal 2008 al 2013 con il Partito delle Libertà. Ha ricoperto il ruolo di ministro degli Esteri nei governi Berlusconi II (2002-2004) e Berlusconi IV (2008-2011), è stato commissario europeo per la giustizia nella commissione Barroso I (2004-2008) e presidente della Sioi (Società italiana per l'organizzazione internazionale); dal 14 gennaio scorso era presidente del Consiglio di Stato. Ieri c'è stata a Palazzo Spada la camera ardente che ha visto la presenza, tra gli altri, Lamberto Dini, Massimo D'Alema, Giuliano Amato, Maurizio Gasparri, Renato Brunetta, Gianni Letta e il ministro dello Sviluppo economico e del made in Italy, Adolfo Urso.