Mercoledì 25 Dicembre 2024
REDAZIONE ROMA

Funerali di Stato per Arnaldo Forlani, il presidente Mattarella in chiesa con le autorità istituzionali e politiche del Paese

Proclamato un giorno di lutto nazionale. Monsignor Paglia: "Uomo di pace: non lascia solo un’importante eredità politica ma anche un’opera che ha unito il Paese”

Roma, 10 luglio 2023 – Funerali di Stato nella basilica dei Santi Pietro e Paolo a Roma, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per Arnaldo Forlani, ex presidente del Consiglio e segretario della Democrazia Cristiana. Per oggi è proclamato un giorno di lutto nazionale.

Alla funzione celebrata nella mattina di lunedì 10 luglio hanno partecipato tutte le più alte cariche dello Stato. Il feretro è stato accolto all’ingresso della chiesa dal Picchetto d`onore che caratterizza il cerimoniale dei funerali di Stato. 

Iniziati i funerali di Stato di Forlani a Roma
Iniziati i funerali di Stato di Forlani a Roma

Le autorità presenti

Nei primi banchi riservati alle autorità, assieme al Capo dello Stato Mattarella, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il senatore Pier Ferdinando Casini in rappresentanza del Senato della Repubblica, la ministra Anna Maria Bernini in rappresentanza del governo. La premier Giorgia Meloni non partecipa ai funerali perché in partenza per Riga.

Presenti anche diversi esponenti politici e molti ex Dc. Alla destra dell'altare, dietro le cariche istituzionali, si riconoscono tra gli altri Giorgio Mulè, Lorenzo Cesa, Gianni Letta, Paolo Cirino Pomicino, Bruno Tabacci, Ettore Rosato, Marco Follini, Renzo Lusetti, Lorenzo Guerini, Matteo Renzi, Vincenzo Scotti, e anche Bobo Craxi e Nicola Zingaretti. Nei banchi di sinistra siede invece la famiglia dell'ex presidente del Consiglio: i tre figli Alessandro, Luigi e Marco e sei nipoti. E poi Elio Pasquini, lo storico segretario personale di Forlani.

L’omelia di monsignor Paglia

"Ricordiamo Arnaldo Forlani come un uomo di pace. Lo fu non solo da ministro degli esteri, primo governante europeo a visitare la Cina, ma in tutta la lunga attività politica, attentissimo alla cooperazione e all'europeismo. Aveva una radice profonda che affondava nella formazione giovanile, nell'azione cattolica e appariva tanto appassionato. In lui era sempre presente quel disegno biblico finalizzato alla pace, le spade convertite in vomeri. Visioni come queste spingevano Arnaldo a dare esempio di rigore, serietà, sobrietà". E' uno dei passaggi dell'omelia di monsignor Vincenzo Paglia ai funerali di Stato.

"Non ci ha lasciato solo un'importante eredità politica, ha anche compiuto un'opera che resta nella fibra profonda dell'Italia. Se il nostro è diventato un paese così diverso, in meglio, è anche per la sua opera - ha aggiunto - Il paese ha bisogno di visioni che uniscono. Nella sua solida formazione cristiana, Arnaldo ha trovato i motivi ispiratori del suo impegno politico, lui lo riassumeva con dovere e passione. Oggi siamo in tanti attorno a lui, lo circondiamo con l'onore dovuto a un servitore dello Stato, ma anche con l'affetto che si ha per un amico - ha concluso - Arnaldo troverà nel cielo le risposte che ha cercato lungo la sua vita”