Roma, 7 novembre 2023 – Trentatré passeggini vuoti davanti al Campidoglio, tanti quanti sono i bambini israeliani ancora in ostaggio di Hamas. È il flashmob 'Riportateli a casa ora', organizzato oggi pomeriggio davanti al Campidoglio dalla Comunità ebraica di Roma per chiedere il rilascio di tutti i civili. Sono 200 le persone rapite nell'attacco a Israele dello scorso 7 ottobre, esattamente un mese fa. Tra loro anche un bimbo di 8 mesi.
Una sfilata di 33 donne nel centro della Capitale, a simboleggiare le madri straziate con i passeggini vuoti. A terra giocattoli, peluche e uno striscione, con le immagini di bimbi e ragazzi ancora prigionieri a Gaza. Al microfono, la voce di una donna scandiva lentamente tutti i nomi: Dafna, Noam, Alma, Ruth, Shahar, Ofir e tanti altri ancora. Un’iniziativa simile a quella organizzata a Firenze, Parigi e altre città nel mondo con l’hashtag #bringthemhomenow.
"Rilascio immediato dei rapiti”
“Da 30 giorni, degli innocenti sono tra le mani di Hamas. Chiediamo alla Comunità internazionale il rilascio immediato dei rapiti”. Lo ha detto la consigliera della Comunità Ebraica di Roma, Micol Anticoli, intervenuta al flash mob davanti alla sede di Roma Capitale.
“Il 7 ottobre è stato un punto di non ritorno, è stato peggio peggio delle Torri Gemelle, peggio dell'Intifada: donne sventrate da cui è stato estratto il feto prima che perdessero i sensi. Bambini bruciati vivi nei forni. Cose mai viste nemmeno nemmeno dai tagliagole dell'Isis. Barbarie di questo tipo sono avvenute solo una volta nella storia, per mano dei nazisti”, ha concluso Anticoli.
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