Roma, 3 luglio 2023 – Si è conclusa nella chiesa di Santa Maria della Salute a Primavalle la fiaccolata organizzata per ricordare Michelle Maria Causo, la ragazza uccisa a coltellate mercoledì scorso da un suo coetaneo. ''Esprimiamo vicinanza alla famiglia di Michelle e anche del ragazzo'', ha detto il vescovo don Baldo Reina. ''La fiaccolata è stata un bel gesto ma sappiamo che non basta. È una città che alza il grido di dolore che segna il nostro cuore. Tornando a casa chiediamo quali sono le azioni virtuose che custodiscono la vita perché la vita è sacra''.
Momenti di tensione alla fiaccolata. Il fidanzato ha accusato un malore. Flavio indossava una maglia gialla con le foto di lei. Sempre teso, sostenuto dagli amici, alla fine del corteo non ha retto ed è crollato. Attorno a lui c’erano i genitori della ragazza.
La rabbia del padre: “Ndo sta lo Stato?”
Minuti di silenzio e poi un coro “giustizia, giustizia”: così il quartiere si stringe intorno alla famiglia Causo mentre su una striscione si legge “fai buon viaggio piccolo amore mio”.
Davanti ai fiori e ai peluche lasciati in via Borgia, dove è stato trovato il corpo di Michelle, il padre Gianluca si lascia andare alla rabbia. "Dove sta lo Stato? – urla davanti al luogo dove è stato trovato il corpo della figlia – avevano detto che sarebbero venuti, ‘ndo stanno?? Michelle poteva morire qua come poteva morire ai Parioli o nel centro storico”.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca arrivano poco dopo, con il secondo corteo, quello partito dal liceo Gassman, la scuola frequentata dalla vittima. Più tardi avranno modo di parlare con i genitori di Michelle e deporre dei fiori.
“Devono buttare la chiave, devono morire in carcere”, aggiunge il padre, rivolto agli “assassini” di Michelle. Dell’omicidio è accusato un coetaneo della ragazza, che ha confessato il delitto. “Voleva i soldi della droga”, ha detto il ragazzino. Poche decine di euro. Ma è tutto da verificare.
I compagni di classe: “Il tuo posto non sarà occupato”
Accanto a Gianluca Causo, la nonna paterna, mentre la madre di Michelle, Daniela, abbraccia il migliore amico della figlia, scoppiato a piangere. E’ lei a chiedere ai giornalisti di andare via: “La diretta tv può aspettare”. Poi qualcuno butta dell’acqua su un cameraman che cerca di riprenderla.
I compagni di scuola leggono i loro pensieri. “Noi della terza C confidiamo che la giustizia, la legge faccia il suo corso, non solo in nome tuo ma di tutte le vittime di femminicidio", dice un ragazzino. "Il tuo posto in classe non verrà occupato, non ti dimenticheremo”, aggiunge un’altra studentessa.
Gualtieri: “Porto il dolore di tutta Roma”
"Sono qui a esprimere il dolore di tutta la città e portare la vicinanza e l'affetto a tutti coloro che le hanno voluto bene – ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri – . Una giovane donna che non meritava questa violenza (...). Auspichiamo che la giustizia faccia il suo corso e vogliamo esprimere un sentimento di rigetto della violenza di fronte a una comunità che anche in un momento così duro vuole dare un messaggio di amore, sostegno e speranza. Credo che ci siano poche circostanze più dolorose e tristi di ritrovarsi a piangere una giovane ragazza nel fiore degli anni strappata alla vita dalla violenza di chi l'ha uccisa barbaramente”.