Roma, 28 novembre 2023 – Expo 2030, Riad si aggiudica la vittoria al primo turno. I delegati dei paesi membri del Bie, Bureau international des expositions, riuniti oggi a Parigi, si sono espressi con 119 voti a favore della città saudita. Una grande delusione per Roma che raccoglie solo 17 voti e arriva terza, subito dopo Busan che si è aggiudicato 29 voti.
Furioso il presidente del Comitato promotore, ambasciatore Giampiero Massolo che commenta così questa sconfitta: “Vale il principio dell'interesse immediato, vale il principio della deriva mercantile”. A pensare che per la capitale italiana erano scesi in campo anche gli azzurri Jannik Sinner e Bebe Vio.
La posta in gioco era alta: il valore complessivo stimato per Expo 2030 è di 50,6 miliardi di euro, con un effetto economico diretto di 10 miliardi e uno indiretto a breve termine di 18,2 miliardi di euro.
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"Credo che se vogliamo veramente che l'Unione europea abbia un ruolo e un profilo nel mondo, qualcuno debba trarre una lezione molto profonda dalle divisioni alle quali abbiamo assistito fra i paesi europei": lo ha detto, dopo la sconfitta della candidatura di Roma all'Expo 2030, il presidente del comitato promotore, ambasciatore Giampiero
Massolo. "È l'Europa, soprattutto con i suoi stati membri, ad uscire sconfitta", ha aggiunto. Il voto dichiarato della Francia per Riad ha accompagnato, con polemiche, tutto il periodo di avvicinamento al voto di oggi.
"Se questo è quello che sceglie, a stragrande maggioranza, la comunità internazionale, significa che la scelta va al metodo transazionale, non transnazionale. Vale il principio dell'interesse immediato, vale il principio della deriva mercantile": lo ha detto, dopo la dura sconfitta di Roma nella gara per Expo 2030, il presidente del Comitato promotore, ambasciatore Giampiero Massolo. "È pericoloso - ha continuato - oggi l'Expo, prima i mondiali di calcio, poi chissà le Olimpiadi..non vorrei che si arrivasse alla compravendita dei seggi in consiglio di sicurezza, perché se questa è la deriva io credo che l'Italia non ci debba stare".
Quella di Roma all'Expo 2030 è stata "una brutta sconfitta, siamo amareggiati": lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, rispondendo ai cronisti al termine della riunione dei delegati del Bie a Issy-Les-Molineaux, alle porte di Parigi. Bisogna "sportivamente accettare la sconfitta", ha aggiunto Gualtieri, sottolineando che quella di Riad è una "vittoria schiacciante". Ma quello di Roma era "un bellissimo progetto", ha continuato Gualtieri.
"Un'occasione persa per Roma ma anche per Expo. Una candidatura nata male e sostenuta peggio. Che peccato". Lo scrive Carlo Calenda su X sull'Expo 2030.
Expo 2030 sarà ospitata da Riad, in Arabia Saudita. I delegati dei paesi membri del Bie, Bureau international des expositions, riuniti oggi al Parigi, hanno espresso 119 voti a favore della città saudita al primo turno, facendole ottenere oltre i due terzi di preferenze sufficienti a evitare il ballottaggio. Delusione per Roma che puntava proprio al testa a testa finale ma che ha ottenuto solo 17 voti arrivando terza. Seconda Busan con 29 voti
Alla fine della presentazione della candidatura di Roma all'organizzazione di Expo 2030, momento festoso con tutti i partecipanti della delegazione che hanno raggiunto sul palco l'ultima testimonial che aveva preso la parola, Bebe Vio. L'atleta paralimpica ha salutato i delegati e il pubblico abbracciata dal ministro dello Sport, Andrea Abodi, mentre il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, applaudiva al fianco di Trudie Styler. Sul palco, con l'altra testimonial Sabrina Impacciatore, presente anche il numero 1 della delegazione italiana e presidente del Comitato promotore di Roma per Expo 2030, ambasciatore Giampiero Massolo.
"A Roma abbiamo un cuore, un cuore straordinario, il cuore di Roma è quello che mi ha portato avanti con la mia vita, mi ha reso orgogliosa di essere parte di questa città". Lo ha detto la schermitrice Bebe Vio nel suo intervento oggi suo intervento in apertura della presentazione della candidatura di Roma per ospitare l'Expo nel 2030. Ricordando che"l''Italia e in particolare Roma mi hanno dato una seconda chance nella mia vita, mi hanno dato l'opportunità di sentirmi parte della società", la campionessa paralimpica ha sottolineato come sia "la cultura della disabilità in Italia" e come "l'inclusione" sia parte di Roma, la città dove lei, veneziana di nascita, "ha trovato la sua casa, una volta che vieni a Roma ti innamori e senti di fare parte di questa città".
"Votare per Roma oggi significa anche creare una piattaforma per la gioventù di tutto il mondo, per studiare insieme e avviare nuove imprese insieme. Iniziative di ogni genere, start-up, nuovi progetti di ricerca, soluzioni innovative, in un formato ibrido, fisico e digitale. Votare per Roma oggi significa anche fidarsi dell'esperienza italiana nell'accogliere milioni di visitatori da tutto il mondo, ognuno di loro si sente a casa. Votare per Roma oggi significa costruire il nostro futuro insieme", ha concluso la premier, Giorgia Meloni, nel videomessaggio rivolto ai 182 delegati del Bureau International des Expositions (Bie).
"Alla base del nostro progetto c'è il rispetto per ogni partecipante di ogni Paese. A Roma - ha assicurato la premier Meloni dinanzi ai delegati riuniti a Issy-Les-Molineaux - ogni Nazione troverà il suo spazio, come un pari tra pari, e avrà la possibilità di mettere in mostra la propria identità. Non importa quanto grande o piccolo possa essere, a Roma ogni persona ha qualcosa di unico da offrire e vogliamo che tutti contribuiscano su un terreno di gioco equo. È per questo che siamo pronti a prendere misure volte a garantire opportunità uguali, anche dal punto di vista finanziario, per la più ampia partecipazione possibile. Questa è l'essenza di una cooperazione responsabile e inclusiva. Questa è l'essenza dell'identità di Roma".
"Scegli Roma, portiamo la storia nel futuro!": lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, nel videomessaggio rivolto ai delegati del Bureau International des Expositions (Bie) riunite oggi a Issy-Les-Moulineaux, alle porte di Parigi, per scegliere la città ospite di Expo 2030.
Anche Jannick Sinner, fresco vincitore della Coppa Davis con la squadra azzurra, scende in campo a sostegno di Expo a Roma nei minuti che precedono l'inizio della cerimonia a Parigi per la votazione della sede che ospiterà l'esposizione nel 2030. In un video messaggio il numero 4 della classifica Atp lancia il suo appello: "Sono Jannik Sinner, cerco di non arrendermi mai quando gioco a tennis, provo sempre a fare del mio meglio dentro e fuori dal campo. Sono contento di essere con voi oggi, specialmente dopo che l'Italia ha vinto la Coppa Davis. L'Italia incarna i valori dello sport, della società e dell'umanità, che sono il cuore della nostra proposta. Nel tennis devi vincere due set, proprio come il numero da votare oggi per scegliere Roma e vincere insieme".
Roma è "la prima megalopoli nella storia - ha aggiunto Meloni -, la capitale del dialogo tra le grandi religioni monoteistiche, una città dove le persone e le culture si sono incontrate e continuano a incontrarsi, creando una combinazione unica tra radici antiche e modernità tecnologica. Questa è Roma. A Roma ogni Nazione può esprimere il suo massimo potenziale".
I 182 delegati arrivano al Palais des Congrès di Issy-les-Moulineaux per votare la città che ospiterà Expo 2030 e passano tra due ali di folla che, fuori da ogni regola, cerca di portarli dalla propria parte e convincerli a votare per Riad o per Busan. Più numerosi i sostenitori dei sauditi, che accolgono uno per uno i delegati cercando e li accompagnano fino all'ingresso della sala delle votazioni prendendoli addirittura sottobraccio. Molto chiassosi anche i sudcoreani, che gridano "Busan, Busan" e - fuori dal palazzo - hanno persino intonato una surreale versione di Champs-Elysées in coreano.